Isoldi, chiesta confisca per 200 milioni

Rimini

FORLÌ. Circa 200 milioni di euro tra immobili, quote azionarie, auto di lusso. A tanto ammonterebbe il valore dei beni nella proprietà di Pierino Isoldi e dei familiari più stretti, per i quali la Procura di Forlì, guidata dal procuratore Sergio Sottani, ha chiesto la misura preventiva patrimoniale del sequestro con successiva confisca.

Ieri mattina l’udienza davanti al collegio presieduto da Giovanni Trerè, a latere Roberta Dioguardi e Massimo De Paoli, che potrebbe esprimersi già nella prossima seduta del 23 aprile dopo le possibili repliche delle parti. In aula hanno parlato gli avvocati difensori. La misura della Procura riguarda anche la moglie e i figli dell’immobiliarista, tuttora in carcere per scontare la condanna del Tribunale di Ravenna per aver procurato l’aborto dell’amante. L’atto della Procura di Forlì nasce dalle indagini dello Scico di Roma, Servizio centrale di investigazione sulla criminalità organizzata, della Guardia di Finanza, e del Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Forlì, che avevano evidenziato una netta discordanza tra denuncia dei redditi di Pierino Isoldi e quanto nelle sue disponibilità.

Da un anno la Procura sta lavorando a questa richiesta, depositata nel giugno 2014. La magistratura chiede il sequestro delle quote azionarie della “Isoldi Holding Spa”, della “Nikcar”, della “Sif” e della “Due Gi”, riconducibili a Pierino Isoldi, ma anche quelle della moglie e dei due figli. Nel patrimonio per il quale si richiede la confisca figurano un centinaio di immobili tra Bertinoro, Cesena, Forlì, Predappio, Ravenna, Cervia e Faenza; una ventina di auto, anche di lusso, tra le quali tre Ferrari (una Testarossa, una 308 Gts e una Dino 246) e diverse Mercedes, le quote partecipative dell’azienda “Campo del Sole”. Un ammontare che, al netto delle fluttuazioni del mercato, di aggirerebbe sui 200 milioni di euro per i quali la Procura ha richiesto la confisca, visto anche che alcuni beni rientrano nel concordato preventiva per il fallimento della “Isoldi holding spa” e “Isoldi spa”. Nella sua richiesta presentata al collegio il procuratore Sergio Sottani chiede per Pierino Isoldi anche la misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per 5 anni, oltre alla confisca dei numerosi beni mobili e immobili.

Nell’udienza di ieri davanti al collegio è toccato agli avvocati difensori, mentre la prossima udienza è fissata per il 23 aprile, quando potrebbe arrivare la decisione sulla confisca.

 

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