Maltempo, già duecento segnalazioni di danni dei privati

RAVENNA. Mentre il presidente della Regione Stefano Bonaccini ha già firmato la richiesta per il riconoscimento dello stato di calamità naturale per il maltempo che ha duramente colpito nei giorni scorsi l’Emilia Romagna, sono quasi 200 le segnalazioni giunte a Palazzo Merlato dalle famiglie che sperano nei risarcimenti per le case alluvionate. Anche i danni ai privati (famiglie e imprese) sono infatti entrati, su insistenza dei Comuni romagnoli e in accordo con la Regione, nella richiesta dello stato d’emergenza. «E’ la prima volta che si prova a chiedere un risarcimento per calamità naturale in favore anche dei privati e non è detto che venga accolta dallo Stato – ribadisce l’assessore ai lavori pubblici Enrico Liverani -. Stiamo però lavorando per cercare di ottenere nel più breve tempo possibile, 10-20 giorni al massimo, una risposta almeno per quanto riguarda lo stato di emergenza».

Secondo una prima stima effettuata a tempo quasi record, i danni pubblici in regione ammontano a 180 milioni e la stima di quelli ai privati e alle imprese, ancora in corso di integrazione, è di circa 90 milioni. Entro breve tempo la Protezione civile nazionale dovrà poi effettuare un sopralluogo per l’istruttoria necessaria alla “ricognizione analitica”. «A Ravenna stiamo continuando a ricevere ancora qualche segnalazione attraverso l’indirizzo mail che abbiamo messo a disposizione proprio per i privati – prosegue Liverani -, anche perché non è sempre agevole riuscire a stimare i danni subiti con così poco tempo di preavviso. Da parte nostra c’è l’impegno a comunicare il tutto alla Regione per le opportune integrazioni alla richiesta dello stato di calamità naturale, oltre che a realizzare un protocollo con gli istituti di credito, che già si sono attivati mettendo a disposizione plafond per le vittime delle alluvioni». Nella conta dei danni non possono rientrare mobili e arredamento, che le famiglie saranno costretti a ricomprarsi da soli, mentre permane la speranza di ricevere un congruo aiuto economico per ristrutturare pavimenti e muri invasi da acqua e fango e tutto quanto è legato all’impiantistica all’interno di un immobile. «Ci sono arrivati preventivi diversi – conclude Liverani – con spese che variano dai 2-3mila euro ai 15mila e oltre a seconda del danno. Le famiglie che ci hanno scritto risiedono per lo più nelle zone più colpite, in particolare Lido di Savio, qualcuno a Lido di Classe, e molti tra San Zaccaria e Castiglione, dove si sono allagati in particolare i terreni coltivati».

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