Ert diventa il terzo teatro italiano

Rimini

BOLOGNA. «Un fatto storico» lo definisce l’assessore regionale alla Cultura Massimo Mezzetti. È l’adesione del Comune di Bologna a Ert, teatro stabile pubblico regionale. L’operazione Ert-Bologna, che definisce un nuovo futuro per Emilia Romagna Teatro Fondazione e per l’Arena del Sole, principale palcoscenico del capoluogo emiliano, è stata presa lo scorso 24 gennaio all’unanimità dall’assemblea generale dei soci di Ert. Per l’operazione la Regione Emilia-Romagna ha stanziato 650mila euro, il Comune di Bologna ha destinato al fondo di Ert 1,8 milioni di euro, Legacoop di Bologna 1,8 milioni, 1 milione altri enti tra cui le Fondazioni bancarie di Bologna. Altri 500mila euro saranno reperiti da Ert attraverso il ricorso al credito.

«La competitività – ha affermato Mezzetti – può crescere solo in una logica di sistema, di sinergie, come sta accadendo in Romagna con l’aggregazione intorno all’obiettivo di Ravenna 2019. Abbiamo creato con i fatti, e non con le parole, uno dei più importanti poli teatrali a livello nazionale, intervenendo anche su un teatro stabile che versava in una grave situazione economica: ora Ert può aspirare ad ambire anche al riconoscimento di teatro nazionale, con conseguenti aumenti dei fondi Fus».

Ert, presente con il suo presidente, il cesenate Daniele Gualdi, e con il direttore Pietro Valenti, ha commentato positivamente il passaggio annunciando i prossimi imminenti passi. «Con questa importante e non semplice operazione – ha detto Gualdi – Ert diventa il terzo teatro italiano, con un fatturato tra i 14 e i 15 milioni di euro, proponendosi in maniera tripolare tra Modena, Bologna e Cesena per la produzione». Entro il prossimo 31 gennaio la nuova richiesta di finanziamento al Fus, quindi prima del rinnovo delle cariche elettive nei Comuni soci si andrà alla definizione di un nuovo statuto, poi a una discussione sul progetto e ai necessari cambiamenti nel consiglio d’amministrazione.

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