Più uomini in strada nelle ore notturne e indagini per circoscrivere i balordi

Rimini

CESENA. Il Comitato Ordine e Sicurezza pubblica riunitosi in maniera straordinaria nel pomeriggio di ieri è servito in particolare per fare il punto sulla situazione furti, con una lente d’ingrandimento speciale puntata su Cesena.

Il dato “anno su anno” dei colpi (ancora da validare a livello ministeriale e quindi assolutamente “ufficioso” per ora) parla di un regresso di reati contro il patrimonio nell’area provinciale attorno al 14%.

Ma con Cesena che sull’asse settembre-novembre ha avuto un’impennata improvvisa, soprattutto sul fronte delle spaccate notturne per potar via soldi e generi di pronto consumo ai negozi: poco meno di 50 episodi in serie che hanno riacceso la sirena d’allarme.

Le direttive d contrasto che sono state elaborate e ipotizzate alla presenza anche dei comuni di Forlì e Cesena, oltreché di tutti i vertici delle Forze dell’Ordine ieri in Prefettura sono di più tipi.

La convinzione (indagini alla mano) è che da una parte ci sia l’agire “classico” e non in aumento delle bande organizzate e specializzate: come quelle che hanno derubato negozi di biciclette nelle ultime settimane piuttosto che quelle che prendono di mira i Bancomat o le tabaccherie. Il loro agire non è aumentato.

Al 31 ottobre del 2016 in provincia c’erano stati 2.218 reati contro il patrimonio. Alla stessa data di quest’anno gli stessi tipi di reati sono stati 1.996 con anche il dettaglio delle rapine sceso da 81 a 68 in provincia.

L’altra faccia della medaglia è il ritorno tristemente di moda di una tipologia di droga come l’eroina che porta balordi e tossico dipendenti e scagliarsi contro le vetrine e contro le auto in sosta. Anche solamente per racimolare pochi spicci o un fondo cassa da convertire poi in stupefacenti.

È il dato più appariscente e sul quale verranno concentrati gli sforzi in maniera capillare e differenziata.

Dal punto di vista operativo l’idea è che in questo momento la partenza debba essere declinata con una presenza a rotazione di più forze sul territorio, soprattutto nelle ore di buio. Cosa che coinvolgerà, per quanto possibile anche la polizia municipale oltreché polizia e carabinieri. L’attività di monitoraggio e repressione verrà affiancata da indagini serrate nel mondo della droga. Per allontanare spacciatori e consumatori dal cesenate e di conseguenza anche la ricerca di “denaro facile” da procurarsi sfondando vetrine dei negozi. Infine declinare una fetta di tempo all’istruzione di cittadinanza e mondo del commercio. Per istruire al meglio tutti sulle tecniche migliori per disincentivare l’agire dei ladri e sul come comunicare con le forze di polizia al fine di poter acciuffare i malintenzionati nel momento in cui agiscono o in cui si stanno preparando ad agire.

L’idea non è dunque quella di poter “estirpare completamente” il male. Sarebbe impossibile con le forze che Cesena ha a disposizione sul campo. Ma di poter lavorare con più vantaggi sulla microcriminalità in un periodo storico di minore serenità collettiva rispetto al passato.

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