Lavoro, entro 3 anni 89 nuovi dipendenti al Comune di Riccione

Riccione

Infornata di assunzioni nel Comune di Riccione. «Saranno ben 89 i nuovi dipendenti in tre anni su un totale di 440 persone, oltre a un’espansione e una stabilizzazione». Questo il piano delle assunzioni nella Perla verde stilato dall’assessore al bilancio, Luigi Santi. Che spiega: «L’ultima delibera approvata nella Giunta di settembre verteva proprio sul triennale dei fabbisogni del personale che prevede le unità assunzionali dal 2021 al 2023». Dati alla mano scende nei dettagli: «Nel 2021 sono stabilite 69 assunzioni. Invece per il 2022 si prevede un’espansione e una stabilizzazione, nonché 12 assunzioni. Ed infine 8 per il 2023». Cifre che, sottolinea, su un «totale di circa 440 dipendenti comunali risultano molto significative». Del resto il «Comune ha iniziato un percorso di stabilizzazioni (dal tempo determinato a quello indeterminato) già nel pre – Covid, sfruttando le norme statali». Al riguardo, commenta Santi, «siamo stati anzi tra i Comuni più virtuosi in Provincia». Ma non solo. «Il turn over ci ha trovati pronti – commenta -. E si tratta di un cambio in primis generazionale, derivante dai pensionamenti, ma dovuto anche a trasferimenti in altre città o a nuove scelte di vita». E nonostante la pandemia, aggiunge l’assessore, «sono proseguiti concorsi propri o in collaborazione con altri territori, per offrire opportunità a chi ha i titoli richiesti». Medesimo «impegno profuso poi – commenta – per i concorsi riservati alle categorie protette per inserire nell’organico anche cittadini diversamente abili». Tali assunzioni, osserva, sono in «percentuali stabilite dalla legge, ma cerchiamo di applicarle anche in via superiore, perché sono lavoratori dotati di capacità che meritano parità di condizioni». Attenzioni particolari, afferma, «sono riservate anche alle madri che lavorano e in ogni settore i dirigenti restano attenti all’emergere di situazioni particolari». Perciò ribadisce: «Da questo punto di vista il nostro Comune è una garanzia, perché il personale è visto come un investimento per il futuro, basti pensare al mondo della scuola. In questo momento storico abbiamo bisogno infatti di macchinari, ma soprattutto di menti che diano il loro contributo alla collettività». Da assessore al personale si dichiara poi molto soddisfatto per il «corpo di dirigenti e di dipendenti di altissima qualità in tutti i settori». Tanto più che i risultati raggiunti, precisa Santi, sono «frutto di un rapporto positivo tra la politica e il personale» .Al riguardo menziona gli «organismi intercomunali, come il Comitato unico di garanzia, a cui partecipa una rappresentanza dei lavoratori che trova sempre grande concordia negli incontri periodici con l’amministrazione, discutendo delle varie problematiche in un clima di cordialità e spirito di collaborazione». Del resto, sottolinea, il «presidente Draghi ha parlato in questi giorni di investimenti importanti che le Pubbliche amministrazioni possono fare, anche nell’ordine del 3% del Pil, e noi da sempre investiamo nella forza lavoro, come nelle opere pubbliche, puntando su idee, competenze e qualità», conclude.

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