IMOLA. L’Ausl di Imola ha dato avvio alle procedure concorsuali per la copertura dei posti di direttore di struttura complessa di Pronto Soccorso e Medicina di Urgenza e di Cardiologia, ed entro la fine del 2019 ha previsto di avviare anche quelle per la direzione di Pediatria e Nido, Oculistica e Chirurgia generale, previste nel piano assunzioni 2019.
Intanto cessa la sperimentazione interaziendale metropolitana in ambito urologico: Emilio Emili resta direttore del Dipartimento di Chirurgia e del’Unità operativa di Urologia. Attivata l’1 luglio 2017, prevedeva la conduzione unificata delle attività di Urologia degli ospedali di Imola, Maggiore di Bologna, San Giovani in Persiceto, Porretta Terme e Bazzano e vedeva come responsabile gestionale Emilio Emili.
«In questi due anni di sperimentazione, il Dr Emili ha garantito positivamente la funzione direzionale sui 5 reparti. Sono stati raggiunti alcuni degli obiettivi che ci si era prefissati e che restano importanti punti fermi; tra gli altri: la valutazione multidisciplinare dei casi complessi di urologia oncologica, la riorganizzazione del lavoro dei reparti di degenza ed il governo delle prestazioni ambulatoriali – ha spiegato il direttore generale dell’Ausl di Imola Andrea Rossi -. D’altro lato non sono mancate criticità, dovute soprattutto alla complessità organizzativa e a vincoli tecnico-giuridici, che hanno determinato un insufficiente controllo dei tempi di attesa per ricoveri programmati sul versante bolognese». Soprattutto da qui la fine della sperimentazione. Sulla quale la Lega non risparmia crtiche. «Hanno cercato di spacciare le integrazioni come la panacea di tutti mali – sostiene il consigliere regionale e comunale, Daniele Marchetti -. Ma oggi la verità viene a galla. Mi auguro che questo serva da lezione e che la si smetta di gestire la sanità un tanto al chilo».