L'incrociatore come hotel, il piano visionario del cervese Collina

Cervia

Nel 1965 aveva inaugurato la Marinata di primavera, nel 1968 la Pola Cervia, ma non gli bastava. Silvano Collina, vulcanico albergatore degli anni Sessanta e Settanta, di cui quest’anno ricorre il centenario della sua nascita, voleva davvero stupire. E un documento inedito di quegli anni, di cui nessuno è al corrente, lo conferma. Ma soprattutto è la dimostrazione di quanto lui, il vero pioniere degli albergatori, fosse avanti rispetto ai tempi. La sua proposta all’Amministrazione comunale era infatti quella di collocare l’incrociatore “Garibaldi”, in disarmo, nel porto canale. La nave, lunga 176 metri e con 16 mila tonnellate di stazza, doveva essere acquistata «da un gruppo di persone» e rimorchiata all’imboccatura dello scalo. Lui che aveva svolto il servizio militare in Marina, e aveva fondato a Cervia l’associazione Marinai d’Italia, ovviamente se ne intendeva. Tanto che l’incrociatore sarebbe servito anche al “prolungamento” dello stesso porto, operazione compiuta trent’anni dopo per combatterne l’insabbiamento.

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