Imola, torna la voglia di viaggi per gli imolesi almeno 10 giorni

Gli imolesi tornano a voler viaggiare in quest’estate 2022, prima e dopo Ferragosto. Lo confermano le agenzie di viaggio che evidenziano «un importante incremento di richieste, tramutate poi in conferme, per ferie anche di lungo raggio e oltre i confini europei». Non manca però anche qualche spiacevole sorpresa legata soprattutto alle cancellazioni dei voli, alla perdita dei bagagli «quest’anno particolarmente alta» e alle norme sanitarie «sempre ballerine e comunque imprevedibili». Al di là di queste spiacevoli situazioni il bilancio fin qui è «molto positivo e superiore alle attese» affermano i professionisti del settore. Lo dice per esempio Catia Grimoldi dell’agenzia “Vivere & Viaggiare”. «Finalmente torniamo a chiudere viaggi e partenze dopo due anni e mezzo molto difficili –. Quest’estate possiamo dirci molto soddisfatti. Gli imolesi hanno voglia di staccare la spina e guarda sia a mete italiane che estere. Purtroppo – rimarca Grimoldi – stiamo registrando alcune spiacevoli situazioni riguardanti cancellazioni o pesanti ritardi nei voli prenotati e addirittura una crescita della perdita dei bagagli in aeroporto. La media del soggiorno delle persone che si sono rivolte a noi spazia dai sette ai dieci/quattordici giorni a seconda che la vacanza sia entro i confini nazionali oppure nelle lunghe tratte con mete esotiche od Oltreoceano». Un comparto estero che tira e invoglia le persone a partire lo attesta anche Elena Alvoni titolare dell’agenzia “Adesso sole”. «La ripresa c’è e con numeri che superano anche le performance avute negli anni pre Covid, di sicuro si supera il 2019. La gente ha voglia di partire, anche per mete lontane. Da noi sono stati tanti i viaggi prenotati per America, Sud Africa, Malesia e Indonesia anche se non perdono mai d’appeal le isole greche e quelle spagnole». Non mancano però gli aspetti ancora critici, soprattutto in ambito burocratico-sanitario. «Green pass, terze dosi, tamponi – spiega la titolare – sono ancora il nostro incubo. Regole che cambiano ogni dieci minuti e che ci portano a dover anche fare lavori che non toccherebbero a noi. Per fare un esempio – spiega l’agente di viaggi imolese – a inizio settimana ci è stato fermato un viaggio per il Madagascar dove era richiesto il tampone molecolare, e nel giro di qualche giorno ci è arrivata la comunicazione che da venerdì questo non era più richiesto. Stessa cosa per l’Indonesia dove ancora servono le tre dosi e chi non le ha deve premunirsi di tamponi, non cambia la questione per gli Usa dove nell’arco di poco tempo si è passati dall’obbligo delle tre dosi, poi due e adesso ancora tre. Un delirio». Infine Angela Quattrosoldi, dell’agenzia “La valigia dei viaggi” spiega che: «Le mete principali sono le Americhe, la Polinesia e strano rispetto al recente passato quest’anno registriamo un’impennata di richieste per la Turchia. Meta sparita dai radar da diversi anni. La voglia di viaggiare – conclude – c’è visto che i soggiorni viaggiano in media sui 10 giorni».

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