Il vento degli artisti nelle tele per Fellini

Cultura

Era freddo ieri mattina alle 8½ sulla piazza del Municipio di Gambettola. Ma c’era un luminoso sole d’inverno ad accompagnare lo srotolamento dalle finestre dell’edificio, di sei tele di canapa dipinte dagli artisti Mattia Vernocchi, Francesco Bocchini, Pino Pandolfini, Riccardo Pascucci, Anton Roca, Erich Turroni, in sinergia con le antiche stamperie Bertozzi e Pascucci. L’omaggio del comune gambettolese, tanto semplice e popolare quanto prezioso e centrato, ha reso protagonisti un gruppo di artisti e artigiani della tradizione per 100+1. Il vento degli artisti per Federico Fellini, mostra en plein air che da ieri mattina resta visibile fino a primavera.

I dipinti sospesi

Immagini e frasi riportate sulle tele sventolanti, a mo’ di gran pavese blasonato, raccontano Federico Fellini penetrando nella mente del regista, cogliendo elementi semplici ma fondanti della sua vita e del suo mondo, come gli anni dell’infanzia trascorsi dai nonni a Gambettola. Per raccontare il maestro visionario a chiunque volga gli occhi all’insù. «Nella mia tela c’è la sedia sulla quale Federico visse momenti di sinestesia – spiega Anton Roca – quando i suoni delle mucche nella stalla diventano per lui tre dischi che gli entravano nelle orecchie. C’è il teatrino dei burattini che gli regalarono a 9 anni, c’è la casa dei nonni, il triciclo, e la casa del circo visto la prima volta a Rimini. Punti salienti attraverso i quali ha raggiunto una consapevolezza. Ho aggiunto l’immagine di un giovane Fellini a Roma quando faceva caricature ai soldati americani». Sulle tele sono stampate frasi e parole significative riportate anche nei film, come “Asa nisi masa” citata da Mattia Vernocchi e Bertozzi, ci sono immagini iconiche come la bianca figura sull’altalena di Erich Turroni, c’è una composizione di segni con stampi in legno di Francesco Bocchini, per realizzare, dice, «un personaggio fuoriuscito da un sipario, un po’ uomo col cappello, un po’ donna coi seni».

Sindaca e assessora per l’arte

Entusiasta e stupita è la sindaca Letizia Bisacchi: «Sono rimasta a bocca aperta nel vedere quello che ci eravamo immaginati. Vogliamo puntare sulla cultura e sull’arte perché abbiamo bisogno di bellezza, di provocazione. È soltanto l’inizio; da una parte il lavoro di squadra ci permette di collaborare per la bellezza, dall’altro l’amministrazione vuole sostenere l’arte. Ricordo che abbiamo in atto il restauro della casa dei nonni di Federico Fellini, e la “Stazione degli artisti” dedicata agli artisti gambettolesi». Le fa eco l’assessora Serena Zavalloni: «Ci piacerebbe che siano i luoghi del paese a raccontare una trama di cultura. È bello che gli artisti abbiamo risposto a questa chiamata, la cultura è molto condivisione, socialità. I luoghi pubblici di una città devono saperla esprimere. Il compleanno di Fellini ci permette di unire arte e lavoro artigianale della nostra tradizione, insieme per produrre cultura».

Fella 100

Il famoso regista vanta anche fan di ultima generazione che lo raccontano con proprio linguaggio. “Fella 100” è un brano rap con videoclip, da ieri visibile online anche sul sito del Corriere Romagna. È un tributo al regista del mondo hip hop riminese scritto dal rapper Stefano “Word” Serio, prodotto da dj Francesco “Kambo” Figliola, con illustrazioni di Filippo “Mozone” Tonni consigliate dal maestro fotografo Enrico De Luigi.

Corriere Romagna online per Fellini

Oggi e domani dalle 17.15 alle 19.15, sul sito del Corriere Romagna (www.corriereromagna.it) , si può approfondire l’universo felliniano attraverso conversazioni e testimonianze raccolte dalla Cineteca del Comune. Oggi intervengono la giornalista Alessandra Levantesi, Stefano Francia Di Celle, direttore del Torino film festival, e gli autori Gianfranco Angelucci, amico e collaboratore del regista, Andrea Minuz, Pino Farinotti, Alessandro Carrera, docente a Houston; modera Jonathan Giustini. Venerdì 22 gennaio alla stessa ora, moderatore il critico Roy Menarini, intervengono Marco Bertozzi con il libro “L’Italia di Fellini”. Seguono Piera Detassis direttrice dell’Accademia del cinema italiano, Bruno Roberti, sceneggiatore, gli psicoanalisti Angelo Battistini e Cinzia Carnevali, e ancora lo scrittore Paolo Di Paolo e l’intervento di Frank Burke, tra i massimi esperti del cinema di Fellini, autore di “A companion to Federico Fellini”. Chiude Stéphane Marti, presidente della Fondation Fellini pour le cinèma di Sion.

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