Il Nuovo Rio Grande riparte dalla musica live

Per decenni ha rappresentato un riferimento per musica da ballo, concerti, spettacoli. Era un posto da feste e musica, il Rio Grande di Bellaria-Igea Marina. Così fino alla chiusa di una storia legata a un’epoca della Romagna. Ma, come araba fenice, il Rio Grande è rinato perché aveva ancora da dire e da fare con gli ingredienti di sempre, buona musica e atmosfera conviviale. Il musicista sammaurese Salvatore Gallo, dopo aver portato il suo contrabbasso in formazioni classiche e palcoscenici prestigiosi come La Fenice di Venezia, dopo aver insegnato in Liguria al conservatorio, ha sentito il giusto mood per riaccendere di note e ritmo il locale di Igea e aggiornarlo come Nuovo Rio Grande. Ma è successo allo scoppio della pandemia, e il musicista-imprenditore è stato costretto a chiudere di nuovo facendo musica solo in pochi frangenti.

Si riparte dalla Befana

Ora però toglie la sordina, imprime il “la” in chiave soul blues e annuncia una Befana musicale, stasera mercoledì 5 gennaio. Alle 21.30 ecco il concerto del gruppo Le Origini, una formazione inedita in un tributo alla coppia Joe Cocker e Zucchero Fornaciari. Salvatore invita ad accorrere (in sicurezza) per un momento musicale che assicura divertimento e carica.

Musicisti e cantanti

Sul palco si esibiscono musicisti in gran parte romagnoli; sono Gloriano Fidi chitarre, Mauro Pirini basso, Francesco Gardegni batteria, Pierino Rossi che è tastierista, arrangiatore, nella vita anche pianista, organista e docente di Armonia in conservatorio. Completano la formazione il sassofonista ingegnere Graziano Pennacchi e Valentina Brocculi trombone e piccole percussioni. Valentina è pure corista insieme a Monica Ernesti, americana di Boston ma romagnola d’adozione. Monica, insegnante di discipline aerobiche e olistiche in una palestra cesenate, è stata un’artista in produzioni di musical e telefilm. Salvatore Gallo fa gli onori di casa esibendosi come voce solista.

Il programma

Nonostante il divieto di ballare, la scaletta promette di fare ballare idealmente la passione del cuore. Sensazione che la decina di pezzi dell’indimenticato Joe Cocker da Sheffield (1944- 2014), e i cinque del nostrano Zucchero Fornaciari, promettono di sollecitare. A cominciare da un Cocker lontano nel tempo come è quello di “The letter”, “With a little help from my friends”, “Delta lady” di fine anni Sessanta, passando alla romantica “Up where we belong” del 1982, colonna sonora del film “Ufficiale e gentiluomo”, all’hit del 1972 “You can leave your hat on” inserita nel film “Nove settimane e ½” del 1986. E poi “You are so beautiful” (1974), “Unchain my heart” (che Ray Charles scrisse nel 1961, e Joe inserì nel suo album del 1987), “One”, “Satisfied” (1987), “Shelter me” (1986).

Anche i brani di Zucchero fanno vibrare i corpi, come “Baila Morena” (2001); degli anni Ottanta sono “Diamante” (1989, scritta da Francesco De Gregori per la nonna di Zucchero), “Madre dolcissima”, “Mare impetuoso”, “Con le mani” (1987). Si aggiungono chicche di Keith Emerson “A whiter shade of pale”, di Johnny Hallyday “Hey Joe”, di Gary Moore “Still got the blues”.

Il momento conviviale è assicurato da una cena che precede il concerto. Info: 327 1066954

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