Il ministro Boccia a Rimini inaugura il Covid Intensive Care

Rimini

RIMINI. Questa mattina all’ospedale Infermi di Rimini  inaugurazione - con il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, e il presidente della Regione, Stefano Bonaccini - della sede del Covid Intensive Care nel capoluogo costiero.

Quasi 1.600 metri quadrati al quarto piano del palazzetto Dea (Dipartimento Emergenza Accettazione) con 14 posti letto permanenti per la terapia intensiva, estensibili a 18, e 12 per quella sub intensiva, estensibili a 16, a cui si aggiungono ulteriori 900 metri quadrati (2.500 in totale) per 30 letti dedicati alla degenza ordinaria.

Attrezzato con le tecnologie più innovative (tra cui ventilatori polmonari e sistemi infusionali all’avanguardia), il reparto, che può contare anche su un apparecchio per l’assistenza circolatoria e polmonare con circolazione extracorporea, sarà operativo da metà giugno, non appena ultimata l’installazione delle apparecchiature elettromedicali. Si affianca alle altre 5 strutture della rete regionale e nazionale, che verranno inaugurate domani con il ministro della Salute, Roberto Speranza: Policlinico Sant’Orsola e Ospedale Maggiore a Bologna, Ospedale Maggiore a Parma, Policlinico di Modena e Ospedale Civile di Baggiovara. Il ministro, insieme al presidente Bonaccini, sarà anche a Piacenza. La nuova Rete regionale nasce infatti all’interno dei nosocomi esistenti, integrandosi in essi ed entrando a pieno titolo negli spazi operativi del sistema sanitario regionale.

6,1 milioni di euro il costo dell’intervento a Rimini, comprese le attrezzature e la realizzazione di 30 letti ordinari, di cui oltre 1,5 milioni assegnati dalla Regione per l’allestimento dei letti intensivi e sub intensivi, a cui si aggiungono i fondi dell’Ausl Romagna e una donazione di Banca d’Italia fatta nell’ambito della campagna di raccolta fondi della Regione “Insieme si può”, per la quale si sono prestati numerosi testimonial fra giornalisti, attori, musicisti e cantanti, sportivi, ricercatori. E oggi a Rimini erano presenti due di loro: Paolo Cevoli e Gessica Notaro.

A fare il punto su investimenti e funzionamento del nuovo reparto, oggi durante la visita del ministro, anche l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, il commissario dell’Ausl Romagna, Marcello Tonini, e il presidente della Conferenza territoriale socio-sanitaria Romagna, Michele De Pascale. All’inaugurazione anche il capo della Protezione civile nazionale, Angelo Borrelli.

"Essere oggi qui a Rimini ad inaugurare l’Hub nazionale e regionale per la Terapia intensiva è la dimostrazione che il Paese è ripartito consapevole di saper vivere in una nuova normalità - afferma il ministro Boccia -. Il Coronavirus ha messo tutti a dura prova: dai cittadini che hanno dovuto affrontare momenti difficili, agli operatori sanitari, a imprese e lavoratori, a tutti i livelli istituzionali. Se l'Italia è riuscita a rimettersi in cammino è grazie alla coesione sociale delle nostre comunità e alla solidarietà tra diversi territori e i differenti livelli istituzionali. Il virus non è sconfitto, è ancora tra noi, ma oggi siamo più forti e più consapevoli di una inevitabile convivenza fino all'arrivo del vaccino. L'Hub regionale, con la sua rete di sei strutture disponibili per pazienti Covid e non, fra cui Rimini, e per tutto il Paese, rafforza la rete territoriale della sanità di una Regione che, pur colpita con violenza dal virus, non si è data per vinta e ha dimostrato di essere un'eccellenza nazionale; l'Emilia-Romagna ha saputo dare ancora una volta una bella lezione di concretezza e di costante leale collaborazione con il Governo e con gli enti locali".

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