Gambettola, morto a 73 anni il "filosofo" Romeo Casalini

Si è spento Romeo Casalini, il “filosofo” di Gambettola. Lunedì pomeriggio alla clinica Malatesta Novello di Cesena ha cessato di battere il cuore di un uomo di cultura.

Romeo Casalini era un gambettolese doc, figlio di Rino Casalini, compianto intagliatore che aveva creato stampi unici per le tele stampate e uno dei primi “Nemo Proheta in patria?”. È anche il cugino di Roberto Casalini, editore cesenate. Prima di andare in pensione viveva facendo ripetizioni, mentre come poeta ha dato alle stampe un paio di libri. Era un grande “pensatore” e con il compianto Giancarlo Biondi dei Verdi e Stefano Brigidi formava un gruppo di cultura attento al territorio.

Casalini era ammalato da qualche mese. Lascia nel dolore la moglie Marta, la figlia Ilaria, altri parenti e vari amici.

Nel settembre 2011 con il gruppo spontaneo “Cittadini per il centro” depositò una petizione con 900 firme. In assise comunale, l'allora sindaco Iader Garavina lo invitò come portavoce del gruppo a leggere la petizione. Casalini lo fece con eleganza e anzi regalò al sindaco il libro “L'uomo che piantava gli alberi” di Jean Giono. «Non sono soddisfatto: non avete tenuto in conto la volontà popolare», disse nel suo intervento.

In precedenza, durante il mandato dell'ex sindaco Daniele Zoffoli venne invece coinvolto in vari progetti. E lo stesso Zoffoli lo ricorda con stima su Facebook.

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