Forlì. Una casa per le ragazze madri abusate, il nuovo progetto di Andrea Francia in Guatemala

L’impegno umanitario di Andrea Francia in Guatemala non conosce soste: dopo i bambini di strada, adesso si occupa di ragazze abusate. Il missionario laico forlivese, dal 2005 in Guatemala dove ha realizzato un villaggio per niños de la calle, adesso lavora per dare una casa alle ragazze madri abusate. In quasi 20 anni di impegno in una delle aree più povere del pianeta, Andrea Francia ha già lasciato un segno indelebile: la Ciudad de la Felicidad. Ad Esquipulas, cittadina di 40.000 abitanti al confine con l’Honduras, famosa in tutta l’America Latina per il santuario del Cristo Nero, visitato ogni anno da due milioni di pellegrini, il volontario ha infatti dato un tetto, affetto ed un futuro a centinaia di bambini di strada. In questo periodo, i niños de la calle accolti alla Ciudad sono un’ottantina, accuditi dalle suore della congregazione religiosa di Marta Y Maria coordinate da suor Edilsa. Nell’area recintata del Villaggio della gioia opera anche una casa per anziani e una clinica medica per persone molto povere, la cui sala analisi è stata recentemente dedicata all’imprenditore forlivese Marino Bandini, grande benefattore del progetto ora portato avanti dalla figlia Valentina. Nei primi mesi dell’anno, Francia è passato dall’Italia col preciso intento di dare gambe al suo nuovo disegno umanitario: il Villaggio di Santa Rita. «Carissimi – scrive agli amici e sostenitori italiani – vi informo che abbiamo iniziato un nuovo progetto in Guatemala, la Casa di Santa Rita per bambine adolescenti violentate e abbandonate, che vivono per strada con i loro figli. Si tratta della costruzione di tante piccole abitazioni in muratura, per accogliere queste povere creature. Ogni casa ha un valore di 3.700 euro». Nel frattempo, i prezzi delle materie prime sono aumentati anche in Guatemala: adesso ne servono almeno 5.000. Andrea ha già disposizione anche i terreni, donati da benefattori guatemaltechi nelle tre località di Paso Hondo, Taxisco e Santa Rosa. «Il progetto – continua Francia – costa relativamente poco (rispetto alla media italiana, ndr), perché i materiali di costruzione sono offerti e la mano d’opera è volontaria. E’ nostro dovere donare a tutte loro una formazione scolastica, umana e religiosa, ma anche lavorativa per apprendere un mestiere per il loro futuro». Una prima stecca di 5 abitazioni è già pronta. A Forlì, Francia ha trovato una valida sponda finanziaria nell’Associazione Figli in cielo. Composta da genitori che hanno perso prematuramente un figlio, è coordinata da Nino Iandolo e si ritrova mensilmente in preghiera presso la chiesa parrocchiale di San Benedetto Abate, condotta da don Emanuele Lorusso. «Conosco personalmente Andrea Francia – dichiara Iandolo – e ci siamo subito organizzati per finanziare almeno una casa del progetto “Santa Rita”. Si può sostenere a distanza il progetto mandando una mail a: giancarlo.iandolo@gmail.com. Il volontario risponderà personalmente con l’invio di tutte le coordinate per il bonifico bancario.

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