Forlì, torna il Festival derlla musica giovane del Mediterraneo

L’Europa in questi giorni bussa alle porte della Romagna, e di Forlì. Da oltre una settimana infatti, circa trenta giovani dai 16 ai 21 anni provenienti da Slovenia, Spagna, Romania, Bosnia-Erzegovina, Nord Macedonia, Montenegro, Serbia, Kosovo, Grecia e da quest’anno la Croazia, vivono insieme, mangiano, studiano: e suonano, suonano, suonano… È la Giovane Orchestra Paneuropea, un ensemble variegato e complesso dove i giovani musicisti mettono i talenti individuali a disposizione di un’idea, di un sogno: trasformare le note di uno spartito in un’armonia musicale complessiva, metafora (e speranza…) di altre armonie, di altri dialoghi. Nato da un’idea dell’associazione Noviart (Arti per la nonviolenza) di Forlì, il progetto “La musica, un ponte fra popoli” dal 2013 pone a Forlì il baricentro di un esperimento di cooperazione fra scuole di musica dell’Europa dell’Est e dell’Ovest, un’Europa che si vorrebbe una, ma che è ancora lacerata da interessi particolari.

«È un’iniziativa unica – ribadisce la vicepresidente di Noviart Lidia Pitarresi –, non un “semplice” corso di musica come ce ne sono decine, ma qualcosa che coniuga cultura e socialità, dialogo, solidarietà e prospettive professionali per giovani che hanno scelto una strada difficile come quella della pratica musicale».

Soddisfatti della collaborazione Pierluigi Di Tella e Giovanni Battista Ghini, coordinatore artistico e presidente della Fondazione musicale Masini di Forlì, che è il “main partner” italiano del progetto e il luogo dove tradizionalmente si tengono le prove dell’Orchestra.

«Il Masini dal 2013 collabora con questo progetto che arricchisce anche i suoi studenti e la loro professionalità. Quest’anno poi per creare fra l’Istituto e Noviart un raccordo ancora più saldo anche durante le fasi della progettazione e nel corso l’intero anno, è stato individuato come coordinatore artistico del progetto Giuseppe Zanca, docente di basso elettrico e a sua volta valente musicista».

La Gop si cimenta con due repertori, quello classico, guidato dallo sloveno Žiga Cerar coadiuvato da Gioele Sindona, e quello jazz a cura di Achille Succi. Molti dei ragazzi, che provengono tutti dallo studio classico di tradizione, affrontano spesso per la prima volta un repertorio jazz, che per sua natura però «si pone come un’esperienza che incoraggia all’ascolto reciproco – spiega Achille Succi – favorendo il dialogo: e non solo quello musicale».

«È un risultato bello, onesto e chiaro – commenta l’assessore alla Cultura Valerio Melandri – ed è per questo che da anni l’Amministrazione lo sostiene».

Parliamo di musicisti, anche se molto giovani: per loro è sostanziale quindi condividere con un pubblico l’armonia che nasce dalla loro passione e creatività. La Giovane Orchestra Paneuropea si esibirà infatti oggi a Cesena, alla Rocca Malatestiana, il 20 luglio a Santa Sofia nel parco di Palazzo Giorgi, il 23 luglio all’Arena San Domenico, a Forlì, mentre il 22 luglio il progetto di Noviart offre un altro piccolo regalo agli spettatori, il concerto della Peppa Marriti Band, gruppo di “rock arbëreshë” di Santa Sofia d’Epiro.

Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito: e riservano anche una piccola sorpresa…

Info: 349 0542645
noviart.info@gmail.com

Commenti

Lascia un commento

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui