Alluvione a Forlì e muri bagnati, il patologo edile: "Ecco cosa fare"

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Verificare che non ci siano lesioni o fessure dove prima non c’erano. È questo il primo passo da compiere se la propria casa è stata riempita dall’acqua durante l’alluvione. Lo ha spiegato, venerdì sera, un pool di esperti nel campo del risanamento edilizio mettendo a disposizione le loro conoscenze durante un evento patrocinato dall’Ordine degli architetti della provincia di Forlì-Cesena e Ance. «Prima di tutto – spiega Marco Argiolas, patologo edile – bisogna verificare se l’edificio può aver avuto dei problemi di natura strutturale attraverso un’osservazione attenta di tutte le pareti. Bisogna verificare se ci sono fessure o crepe che prima non c’erano perché con eventi di questo tipo possono verificarsi cedimenti fondali ovvero una parte dell’edificio si abbassa rispetto all’altra». Attenzione perché anche in una fase successiva di asciugatura dei terreni potrebbero verificarsi. «Da qui ai prossimi 3-4 mesi quando entrerete in casa – continua – date un’occhiata alle pareti per vedere se compare qualche fessura. Se c’è qualcosa che non va, chiamate immediatamente un vostro tecnico di fiducia».

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