Forex: cosa aspettarsi da euro, dollaro e sterlina nel 2022?

Il foreign exchange market, noto ai più come forex, è il primo mercato finanziario sotto diversi punti di vista: è il più antico, è il più volatile ed è il più grande sia per quanto riguarda il numero degli attori che per quanto riguarda i volumi scambiati quotidianamente. Nel corso degli anni, grazie anche allo sviluppo delle piattaforme di trading online, sempre più persone si sono avvicinate a questo mondo con l'obiettivo di ottenere un profitto dall'acquisto e dalla vendita di valute.

Fare delle stime precise sul peso del mercato del forex è praticamente impossibile, visto che si parla di numeri incredibili. Secondo una recente stima della BRI, ovvero della Banca dei Regolamenti Internazionale, ogni giorno le transazioni OTC quotidiane spostano qualcosa come 5.000 miliardi di dollari. Circa l'85/90% delle transazioni riguardano il dollaro statunitense, che insieme all'euro ed alla sterlina sarà uno degli osservati speciali del 2022 ormai alle porte.

Previsioni 2022 sulla sterlina

Per riuscire a sfruttare al meglio le oscillazioni delle coppie di valute è importantissimo avere una buona base teorica e restare continuamente aggiornati su tutti gli eventi e le notizie che in qualche modo possono avere degli effetti sul mercato valutario. Per farlo è possibile visitare portali specializzati come, ad esempio, CorsoForexTrading.net che offre recensioni, guide, approfondimenti e previsioni pensati per aiutare gli utenti a muoversi all’interno dei mercati valutari. Tra queste ci sono anche quelle che riguardano la sterlina.

Parliamo di una delle monete più importanti, il cui andamento, che è in grado di farsi sentire su svariati cross valutari, è diventato particolarmente oscillante dalla Brexit in poi. Proprio l'evoluzione dell'uscita del Regno Unito dall'Europa è uno dei fattori più importanti per GBP sul mercato del forex, insieme al livello di disoccupazione, alla bilancia tra importazioni ed esportazioni e alla politica monetaria in merito ai tassi di interesse.

L'andamento dell'euro sul mercato del forex

Per quanto riguarda il 2022, le previsioni degli esperti sulla moneta britannica sono queste:

  • Euro/sterlina SELL, con target 0,810.
  • Sterlina/dollaro BUY, con target 1,326.
L'andamento del “nostro” euro, invece, è condizionato da fattori quali gli indicatori macroeconomici, i dati sulla disoccupazione degli Stati che fanno parte dell'UE, le tensioni politiche ed i rapporti commerciali.

Ma soprattutto influiscono gli eventuali rialzi o tagli dei tassi: nel primo caso si parlerebbe di euro forte, mentre nel secondo ci sarebbe un euro debole. Le previsioni relative al 2022 dell'euro sono:

  • Euro/dollaro SELL, con target a 1,115.
  • Euro/sterlina SELL, con target a 0,825.
Ma il protagonista principale del mercato del forex è il dollaro statunitense, che in questi ultimi mesi ha mostrato una forza incredibile.

Quanto durerà la forza del dollaro?

Il biglietto verde in questo momento è a livelli molto vicini ai massimi dell'ultimo anno e mezzo nei confronti delle altre valute principali. In questo arco di tempo il dollaro USA è stato sostenute dalle voci su una politica monetaria da falco seguita dalla Fed; nelle ultime settimane, l'incertezza legata ad Omicron ha continuato a spingere gli investitori verso i beni rifugio più tradizionali, come i titoli di Stato e, appunto, il dollaro.

La forza di questa moneta ha un impatto devastante su molti aspetti dell'economia e finanza mondiale. Si fa sentire, ad esempio, sui debiti dei paesi emergenti e sui prezzi delle materie prime che sono prezzate proprio con questa valuta. Il disallineamento tra le politiche seguite da Fed e BCE sta portando il cambio euro/dollaro verso il basso. Gli esperti sono convinti che il biglietto verde possa continuare a rinforzarsi ancora per qualche mese, prima di iniziare ad indebolirsi una volta raggiunto il picco.

Ma per far sì che questo accada è necessario che la crescita globale si riallinei un po': gli Stati Uniti sono andati fortissimo, l'Europa è andata più piano e l'Asia, a causa del rallentamento della Cina, non ha recuperato molto terreno. È inoltre necessario che l'inflazione ritorni verso livelli più accettabili. Al momento sono condizioni abbastanza lontane, quindi il dollaro resterà la “moneta vincente” ancora per un po', ma la situazione merita di essere monitorata.

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