F1, E gli alberi divennero una tribuna vip da veri intenditori

Imola

L’immagine finale dell’invasione di pista di migliaia e migliaia di tifosi, assieme allo spettacolare preludio con le Frecce Tricolori e l’inno sono forse le immagini che resteranno più vivide nei ricordi di questo Gran Premio dell’Emilia-Romagna e che allevieranno, forse, l’amarezza del pubblico ferrarista.

Centrotrentamila è il conto finale, di cui 65mila paganti solo ieri. Una folla, che non si vedeva da molto, anche da prima dell’ultima gara del 2006 prima che la F1 migrasse altrove. Tifosi di qualsiasi colore si sono riversati sotto al podio trascinando con sé anche “pezzi” di pista strappati come souvenir dai muretti, ma anche lungo il percorso dove sono stati divelti interi pannelli coi colori degli sponsor, Rolex in primis. Sotto al podio poi i tifosi Ferrari non hanno rinunciato ad accendere i fumogeni rossi, è evidente che la festa, nonostante tutto, se la sono goduta. «Questa è casa vostra», posta il sindaco di Imola Marco Panieri.

Sugli alberi e sulla cabina elettrica

Durante tutta la mattinata e fino a pochi minuti prima dello spegnimento delle luci del semaforo, al di là delle tribune, l’autodromo è stato preso d’assalto dal pubblico. Non è mancato chi, sfidando le leggi della gravità, si è arrampicato sugli alberi all’interno del parco delle Acque Minerali come Luca, 28enne di Torino che, impavido sentenzia come «da quassù si gode una visuale sulla pazzesca. Non mi schiodo neanche se viene un fulmine».

C’è poi un gruppetto di amici che con le proprie sedie ha creato una personale tribuna sopra una cabina elettrica di fronte al chiosco di Renzo. Nel polmone verde interno all’Autodromo si è così creata un’unica grande siepe umana.

Migliaia di persone tra fango e arbusti bagnati hanno sfidato le intemperie creando la loro personale finestra sulla pista. Tra queste c’è la signora Maria Luisa, proveniente da Livorno: «Da tre giorni sono fra le prime a entrare e mi posiziono sempre qui, a pochi metri dalla pista, proprio vicino al rettilineo delle Acque. Sono appassionata da sempre della Formula Uno».

Non solo a piedi, però, i tifosi hanno raggiunto gli ingressi dell’Autodromo. Tante le biciclette utilizzate anche grazie a “Ridemovi”, il servizio di bike sharing, che è stato molto apprezzato. Lo confermano Cristina e Maurizio, una coppia di Belluno che spiega come «questo servizio da noi è molto utilizzato. Usciti dalla stazione abbiamo visto le bici e abbiamo deciso di prenderle, sono molto comode e facili da utilizzare. Adesso entriamo per tifare Ferrari».

La musica del circuito

C’è anche chi, facendo centinaia di chilometri, ha voluto lo stesso vivere l’emozione della Formula 1 anche se da fuori, accontentandosi della musica dei motori. «Non sono riuscito ad acquistare in tempo i biglietti e quelli rimasti avevano prezzi troppo cari - dice Marco, seduto su una delle panchine lungo il Santerno abbracciato alla sua bandiera della Ferrari - ma ho voluto lo stesso venire da Milano per ascoltare dal vivo questa “musica” emozionante. Mi rifarò il prossimo anno muovendomi prima».

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