Efficientamento energetico ecco il “bonus casa green”

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Si chiama “Bonus casa green” ed è la strategia che l’Esecutivo targato Meloni ha scelto di perseguire per allinearsi alle richieste dell’Europa, che oggi più che mai cerca di spingere i governi di tutti i paesi membri ad attuare strategie in grado di strizzare l’occhio alle questioni ambientali. Anche, e soprattutto, in tema di edilizia che, stando agli ultimi rapporti, è responsabile quasi del 40% di tutte le emissioni inquinanti in atmosfera. Ecco allora giustificato l’incentivo fiscale introdotto con la legge di bilancio - molto diverso dai bonus edilizi per le ristrutturazioni che erano stati creati dal precedente Governo Conte -, che vuole spingere anche i romagnoli a puntare sull’acquisto di una casa che rientri nelle classi energetiche A o B, ossia quelle meno inquinanti. Come? Proprio attraverso il “Bonus casa green”, che prevede fino al 31 dicembre 2023 una detrazione fiscale del 50% dell’importo dell’Iva sull’acquisto di immobili residenziali effettuate direttamente da imprese costruttrici.

Il parere degli esperti

Sul mercato del nuovo, la società ravennate Gruppo Ritmo ha da anni orientato la propria strategia di sviluppo. E già da tempo gli sforzi della società capitanata da Giorgio Pulazza sono tutti orientati nella realizzazione di sole abitazioni con classe energetica A. «L’obiettivo che questa misura porta con sé - commentano dall’azienda - è certamente virtuoso, poiché punta di fatto a migliorare l’efficientamento energetico delle case, agevolando al contempo i cittadini ad acquistarne di più ecologiche e sostenibili da un punto di vista ambientale, permettendo così al Paese di avvicinarsi sempre più all’obiettivo posto dell’Agenda 2030 di ridurre le emissioni dannose per giungere, nel 2050, alla neutralità climatica». Una sfida, quella tracciata, che dal Gruppo Ritmo definiscono «di vitale portata, soprattutto per noi costruttori, che abbiamo un’importante responsabilità sociale nei confronti di tutti i cittadini». Il perché si sostanzia nella grande differenza che esiste tra risparmio energetico ed efficienza energetica. Due best practices ugualmente importanti, ma che hanno protagonisti sostanzialmente differenti. «Chi costruisce case, come noi, lavora sul principio di efficienza energetica, quello che ne determina la classe (secondo una scala che va da A a G) - spiegano dalla società -, mentre i privati cittadini possono mettere in atto azioni di risparmio energetico. In entrambi i casi l’obiettivo comune è ridurre i consumi, ma le strategie sono differenti. Chi risparmia cerca di modificare le proprie abitudini mettendo in atto dei comportamenti virtuosi come, ad esempio, indossare un maglione in più invece che alzare il termostato nei mesi invernali». Puntando sull’efficienza energetica, invece, «ai cittadini non si chiede di modificare le proprie abitudini, poiché a provvedere a fare risparmiare energia pensa il costruttore della casa, che agisce a monte del problema attraverso sistemi di efficientamento specifici».

Come accedere al bonus?

Tornando al “Bonus casa green”, va ricordato che il requisito fondamentale per ottenerlo sarà l’acquisto di unità immobiliari adibite a residenza che siano obbligatoriamente di classe energetica A o B. Quindi, edifici con il minor consumo di energia annuo: la prima classe sta sotto i 30 chilowattora per metro quadro, mentre la seconda consuma tra i 31 e i 50 chilowattora, sempre per metro quadrato. Per ottenere l’incentivo, però, bisogna comprare la casa direttamente dal costruttore entro il 31 dicembre di quest’anno. In questo modo ci si potrà assicurare la detrazione fiscale del 50% dell’imposta dovuta sul corrispettivo d’acquisto, che sarà ripartita in dieci quote costanti annuali.

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