Dante risuona al San Giacomo con Forlì Musica

Si muove fra Dante e Shakespeare la proposta di Forlì Musica collegata alla grande mostra dei Musei San Domenico di Forlì “Dante. La visione dell’arte”. E per la prima volta nella storia delle esposizioni forlivesi, i musicisti si esibiranno alla ex chiesa di San Giacomo, in mezzo alle opere: un ulteriore elemento di emozione, in cui la bellezza si riverbera in altra bellezza. La Fondazione Cassa dei Risparmi ha infatti concesso questa straordinaria possibilità all’associazione diretta da Danilo Rossi e presieduta da Federica Bacchi, un realtà che, nata solo il 12 aprile scorso dalla fusione di Amici dell’Arte e Associazione Bruno Maderna, ha già inaugurato il cartellone primaverile forlivese qualche giorno fa con il concerto all’Abbazia di San Mercuriale, e ora propone grande musica all’interno di una cornice d’eccezione.

«Il tema della musica – commenta Gianfranco Brunelli, coordinatore delle mostre del San Domenico – del resto è fondamentale in Dante, che lo utilizza come metafora per raccontare Dio e le realtà più grandi e universali della sua opera».

Ricorda il “Dante musicus” anche Sandro Cappelletto, critico musicale e membro del comitato scientifico di Forlì Musica, sottolineando come «un uomo colto non poteva prescindere dalla conoscenza teorica della musica, ma Alighieri, come attesta Boccaccio, era anche versato nella pratica, e probabilmente nella composizione. Per questo, dalla musica “concreta” dell’Inferno, quella dei corpi che cadono, si passa poi alla musica “umana” e poi “celeste” degli altri regni. Dante poi attraverso il personaggio di Casella allude alle figure dei trovatori: l’Italia non esisteva ancora, e loro già la rendevano grande e unita, un valore che Dante ci restituisce con il colore dei suoi versi…».

La fantasia del direttore artistico spazia fra i secoli: mercoledì 12 maggio infatti (ore 18) Alessandro Tampieri, primo violino dell’ensemble Accademia Bizantina, accompagnato al clavicembalo da Valeria Montanari, esegue su strumenti barocchi musiche di William Flackton, Arcangelo Corelli, Attilio Ariosti, Pietro Castrucci, Georg Friedrich Händel, in “A night in London”.

Il 16 maggio (ore 19) protagonista è l’Ensemble Micrologus che fa rivivere le musiche dei trovatori del XIII secolo con il concerto “Ballata, i vo’ che tu ritrovi amore”. Il 20 maggio (ore 18) “The Tempest (o L’isola incantata)” di Henri Purcell viene proposta dall’ensemble Sezione Aurea. Ingresso libero per i soci di Forlì Musica con prenotazione e diretta streaming gratuita: forlimusicaaps@gmail.

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