L’ufficializzazione arriverà con il Consiglio dei Ministri di domani, ma è ormai certo che non ci sarà alcuno slittamento nella ripresa delle scuole. La quarta ondata della pandemia non accenna a placarsi ma il governo mantiene la linea rigorosa e conferma il calendario scolastico, seppure probabilmente con alcune modifiche almeno per quanto riguarda quarantene e distinzioni tra vaccinati e non nelle classi. Le Regioni spingono per eliminare il distinguo e, nel contempo, aumentare la soglia di positivi superata la quale le classi finiscono in Dad. Già ieri sera a La7 il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini aveva ribadito l’intenzione di non rinviare il ritorno a scuola.
Il 31 dicembre, in un vertice urgente tra Regioni, il ministro della Scuola Bianchi e il ministro della Salute Roberto Speranza, le Regioni avevano ipotizzato scenari di grande cautela, per esempio mandare in dad con due casi di contagio in classe. Il premier aveva frenato, improntando la sua azione alla massima cautela, bilanciata con valutazioni sociali ed economiche. Oggi i governatori tentano una proposta di compromesso.La raccomandazione definita “razionale” delle Regioni è quella di prevedere – alle elementari e in prima media, con 4 o più contagi in classe – una settimana la Dad e la quarantena per tutti gli alunni della classe, oltre al tampone (quest’ultimo necessario solo per i non vaccinati, se quelli con copertura vaccinale non hanno sintomi).
Intanto, nuove riunioni tecniche a palazzo Chigi in vista di quella che appare sempre più una certezza, ovvero l’estensione del super Green pass al lavoro. Un tema piuttosto complesso, soprattutto per quanto riguarda il mondo del privato. Per questo cresce l’attesa per il consiglio dei ministri di mercoledì, quando le ipotesi potrebbero diventare realtà, forse già da febbraio.