Il contagiato da Coronavirus di San Marino è ricoverato a Rimini

Rimini

SAN MARINO. Anche la Repubblica di San Marino fa i conti con il coronavirus. Il Gruppo di coordinamento per le emergenze sanitarie conferma infatti il primo caso di infezione in un cittadino sammarinese, come «ampiamente prevedibile». Dunque nessuna sorpresa per il tavolo di gestione dell’emergenza. Si tratta di una persona di 88 anni con polipatologia cronica, ricoverata preventivamente nel reparto delle Malattie Infettive dell’Ospedale Infermi di Rimini il 25 febbraio, a causa di un quadro clinico già compromesso. La conferma della positività al nuovo coronavirus è stata comunicata ieri mattina alla direzione sanitaria dell’Istituto per la sicurezza sociale di San Marino. Dall’indagine epidemiologica risulta che il paziente non ha effettuato viaggi all’estero e neppure nelle zone rosse del nord Italia. In Repubblica sono scattati immediatamente i protocolli operativi predisposti nel rispetto delle ordinanze emanate e che recepiscono le indicazioni degli organismi internazionali, in particolare dell’Oms. Questi, in via altamente cautelativa comprendono le massime misure di vigilanza e di profilassi della salute pubblica.

Un team di sanitari sta ricostruendo tutti i contatti stretti della persona considerati a rischio, sui quali si stanno applicando le misure. Il medico che ha assistito il paziente positivo è in quarantena domiciliare assieme ai suoi familiari e al momento stanno tutti bene. È stato già individuato dalla direzione cure primarie un medico sostituto della condotta. Il paziente, fanno sapere, non si è mai recato al Centro salute di Borgo Maggiore e gli ambienti ospedalieri dove è transitato per i primi accertamenti, sono stati sanificati.
Il Centro ricorda infine che in caso di disturbi respiratori, accompagnati o non da febbre, è necessario contattare telefonicamente il proprio medico curante o la Guardia medica e di non recarsi al Pronto soccorso o ai Centri salute. Per informazioni, i sammarinesi possono contattare il numero 0549.994001 oppure la Centrale operativa interforze allo 0549.888888 per eventuali segnalazioni. L’invito ai sammarinesi è a «limitare spontaneamente gli accessi routinari all’ospedale o agli ambulatori della medicina territoriale, che sono operativi per le emergenze e attività prioritarie».

Tavolo di crisi

Un’immediata apertura di un tavolo di crisi composto dalle Segreterie di Stato coinvolte, dalle organizzazioni datoriali, dalle parti sociali e da Abs che funga da cabina di regia al fine di predisporre interventi di sostegno sia alle imprese che ai dipendenti delle stesse e di trasmettere
messaggi tempestivi e corretti su come affrontare le conseguenze del coronavirus. È ciò che Usot, Osla e Federalberghi hanno chiesto al Congresso di Stato. Le associazioni chiedono che vengano sostenuti «tutti gli operatori economici sammarinesi di ogni settore che si trovano a dover fronteggiare questa emergenza» poiché «l’impatto negativo sulle attività produrrà inevitabilmente conseguenze sia per i lavoratori che per le entrate erariali».

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