Cocktail, Bevabbè di Riccione: rum storici per innovare

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Dici “Bevabbè” in Romagna come in Emilia ed è come come se ti stessi scrollando un po’ di peso dalle spalle. Come a dire, ok non diamoci peso, andiamo oltre. Però quelle lettere in fila ricordano anche il bere, e al Bevabbè infatti si beve.
L’idea di Riccardo Parisio
Riccardo Parisio, emiliano trapiantato in Romagna, ha realizzato il sogno di portare un angolo della sua Bologna a Riccione, capitale della movida rivierasca. Era il 2014 e nasceva come salumeria e formaggeria con vini, da aprile questo segmento lo copre il locale “fratello” Soccia che ricrea una tipica bottega bolognese. Bevabbè invece si è evoluto, e nel 2015, a pochi mesi dall’apertura, incassava già il Premio Innovazione dell’Anno Barawards. «La qualità è irrinunciabile per me – dice Parisio – e la cosa importante è mantenerla tutto l’anno, non vivere solo la stagione stiva. I miei locali stanno aperti tutto l’anno». Voleva fare l’oste Riccardo, è andato oltre e nel suo Bevabbè c’è una delle collezioni di rum più ricche d’Italia. Oggi accanto ai salumi, ai formaggi e ai vini dell’Emilia, che vengono venduti nella bottega “Soccia”, si è sviluppata una delle più interessanti proposte di distillati della regione che può contare su bottiglie rare e da collezione di nomi come Hibiki, Yamazaki, Caroni, Macallan, Higlander e il Bevabbè è diventato un locale aperto a diversi tipi di esperienze gastronomiche, dal brunch all’aperitivo, fino alla cena e al dopo cena.


Giovane talento
Dietro al bancone da due anni e mezzo a miscelare c’è un giovanissimo: Mattia Pannone, 23 anni. Arrivato da Milano in Romagna per lavorare una stagione stiva, si è fermato, e qui in un lasso di tempo piuttosto breve ha avuto la possibilità di assaggiare una considerevole varietà di distillati rari, frutto della ricerca di Riccardo Parisio. «Ho imparato questo mestiere che mi appassiona con Fabio Arlotti e Federico Ascani, ottimi barman che lavorano in città e che mi hanno insegnato tantissimo», racconta Mattia. Che si definisce “classico e moderno”, perché varia sulle ricette classiche di cocktail in particolare a base rum, bourbon, whisky. Nella bottiglieria alle sue spalle, hanno posto bottiglie storiche: Caroni, il rum «storico» che è stato scoperto e portato in Italia dal patron di Velier Luca Gargano. Poi molti rum agricoli, scotch whisky (spesso da collezione), whisky giapponesi, gin, ma non troppi, «perché la moda del gin è quasi agli sgoccioli» afferma il giovane bartender, oltre a una bella selezione di vermouth e bitter.


Lista in movimento
Ogni mese il Bevabbè cambia lista, e lo fa dandosi un tema, inserendo quattro nuove signature. «Giugno lo dedichiamo alle nostre fidanzate e compagne». E i cocktail hanno nomi tipo: «Cos’hai -Niente”, “Felice-Triste-Felice -Triste-Felice -Triste”, “Non mi ascolti mai. Ripeti quello che ho detto”, “Mia madre lo diceva che…”. Si gioca, ma si tratta di variazioni sul tema di Pina colada, Rob Roy, Daiquiri, Old fashioned. Si aggiunge “Ceci meritava di meglio”, un bjeco cubano rivisitato. Con i cocktail qui si pasteggia, abbinando ai primi i piatta di una piccola carta basata su prodotti del territorio.
Un gin tonic per un cetriolo
Con lo stesso spirito si gioca fino al 14 giugno con il “Cucumber Currenty Exchange” e il Bevabbè è l’unico cocktail bar di Riccione a essere inserito tra le 73 località italiane che ospiteranno l’evento. L’iniziativa, giunta alla terza edizione, è una maniera originale per festeggiare il “World Cucumber Day”, la giornata mondiale del cetriolo in programma il 14 giugno. Per un’ora al giorno, dalle 20 alle 21, ci sarà la possibilità di pagare un Hendrick’s gin tonic presentandosi al locale… con un cetriolo. «Siamo onorati di ospitare un evento prestigioso e singolare come il Cucumber Currenty Exchange, organizzato da uno dei migliori produttori di gin come Hendrick’s» dice Riccardo Parisio. Il celebre alcolico, tra i gin più bevuti al mondo, sarà abbinato alla tonica Fever Tree e miscelato ovviamente da Mattia Pannone. Hendrick’s, distillato in Scozia insieme a una miscela di 11 specie botaniche e facilmente identificabile per la particolare bottiglia ispirata a quelle usate dai farmacisti in epoca Vittoriana, ha rifornito il locale di gadget ideati per l’occasione, come il magazine The Unusual Times, che potrà essere sfogliato dai partecipanti nel dehors del Bevabbè affacciato su viale Corridoni, in pieno centro cittadino.

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