A pochi giorni dal click-day del 9 novembre, la Nove Colli svela un’importante novità per l’edizione 2023 con un deciso restyling al percorso medio e soprattutto a quello lungo. Non sarà rivoluzione perché il percorso non sarà snaturato e ovviamente i colli saranno sempre 9, ma cambierà decisamente il finale e sparisce una delle salite iconiche della Granfondo romagnola con il Gorolo che sarà sostituito dalla salita di Sogliano come ultimo colle. C’è chi grida al sacrilegio ma, in realtà, anche il Gorolo non apparteneva alla Nove Colli originale, che prevedeva storicamente la Cornacchiara come ultimissima ascesa. Fu la Cornacchiara, infatti, l’ascesa finale della prima edizione, che andò in scena il 20 maggio 1971: in palio c’era il primo trofeo “Cicloturistico Audax di Gran Fondo Sociale” e al via erano in 17, che si diedero appuntamento per le 5 del mattino dal Bar del Corso per dare vita a questa gara che sarebbe poi entrata nella storia delle due ruote.

Le modifiche del “lungo”
La cosa che salta immediatamente all’occhio è un netto taglio dei chilometri che passano da 205 a 194 ma con il dislivello che resta pressoché lo stesso (3.880 metri). Nel complesso il finale è più facile, ma nello stesso tempo molto più tecnico con discese da specialisti, strade strette e numerosi strappetti. La prima modifica sarà dopo la salita del Barbotto: non si passerà per Sogliano ma si andrà a prendere la salita di Montetiffi attraverso la discesa tecnica delle “Ville di Montetiffi”. Il restyling del finale è invece totale: al termine della discesa del Passo delle Siepi si salirà subito verso Sogliano per l’ultimo colle “inedito”. Una salita conosciuta a tutti gli amatori romagnoli ed estremamente facile con una pendenza media del 4,2% in 4 chilometri, ben diversa dagli strappi a doppia cifra del Gorolo. A Sogliano si scenderanno i 18 tornanti tecnicissimi della Cioca e si arriverà a Savignano attraverso la scoscesa strada della valle del fiume Rubicone. Il fiume “conteso” sarà la costante dell’intero finale, con i ciclisti che arriveranno a Cesenatico affiancando il Rubicone (passando da Fiumicino) ed evitando in questo modo la chiusura del casello autostradale.
Le modifiche del “medio”
Ovviamente le modifiche del “lungo” sono ricalcate anche sul percorso più facile. Il “Medio” diventa di 130 chilometri (erano 131,7) con il dislivello che aumenta leggermente e si attesta su 1.871 metri. La modifica è esclusivamente nel finale: al bivio per la discesa delle Ville di Montetiffi, dopo 95 chilometri e mezzo, chi vorrà cimentarsi nel percorso più facile rimarrà sulla strada per Sogliano e non affronterà la discesa. A Sogliano si imboccheranno all’ingiù i tornanti della Cioca per rientrare nel percorso comune fino all’arrivo di Cesenatico.
Le reazioni
Un restyling così profondo e significativo non poteva non scatenare il web. C’è chi esulta per “lo sconto” dei 10 km ma, generalmente, la maggioranza dei commenti è negativa e in particolare la critica maggiore è rivolta alla rimozione del Gorolo. Secondo molti «è stato rimosso un pezzo di storia», mentre per altri dal punto di vista tecnico non andava eliminata una delle salite più dure della corsa, in grado con i suoi strappi di fare selezione nel finale. Altra critica riguarda la scelta delle strade nel finale di corsa: per molti è un calo d’immagine con la Nove Colli che passerà per stradine secondarie prima dell’arrivo di Cesenatico.