Partiranno a breve i lavori di ripristino del campo sportivo di Piavola danneggiato dall’alluvione di maggio 2023. Dopo l’approvazione del progetto di fattibilità a cui la Giunta di Mercato Saraceno ha dato il via libera lo scorso marzo, a ottobre è arrivato l’ok anche per il progetto esecutivo e nei giorni scorsi il settore lavori pubblici ha approvato la determina che affida i lavori alla ditta di San Piero in Bagno Emtes di Sampaoli Luigi e Moreno.
Mercato Saraceno, ripristino al via per il campo di Piavola: una tribuna naturale sostituirà quella vecchia in metallo
Il progetto
Si tratta di un intervento da 149mila euro ed è finanziato dalla struttura commissariale per la ricostruzione post alluvione attraverso l’ordinanza 24 del 2024. Il 16 e 17 maggio del 2023 il torrente Borello, gonfiato dalla quantità senza precedenti piovuta in quelle ore e dal fango e dai detriti delle frane a monte, aveva deviato il suo corso e in corrispondenza del campo da calcio aveva eroso l’argine finendo per “mangiarsi” anche una porzione del campetto utilizzato per gli allenamenti e danneggiando i sottoservizi e gli impianti, in particolare quello di illuminazione.
Il ripristino del campo
L’intervento in partenza consentirà di ripristinare il campo da gioco, di solito usato come campo da allenamento, migliorandone la sicurezza e anche la fruibilità. Illuminazione e impianti verranno sistemati e resi di nuovo pienamente funzionanti. In accordo con l’agenzia regionale per sicurezza territoriale, nel nuovo intervento le dimensioni del campo saranno ripristinate, ma spostandolo un po’ così da assecondare il nuovo corso del fiume. L’argine verrà rinforzato creando una scogliera di massi ciclopici e verrà realizzata una sorta di tribuna naturale che andrà a sostituire quella esistente in metallo inutilizzata (perché inutilizzabile) da tempo.
Una tribuna naturale
I lavori di rafforzamento dell’argine prevederanno la movimentazione di terra e da questa saranno creati dei terrazzamenti per creare due o tre gradoni che fungeranno da tribuna naturale per gli spettatori di allenamenti e partite oltre che da briglia di contenimento. La tribuna naturale funzionerà infatti anche da barriera protettiva per il campo che comunque dovrà funzionare anche da cassa di espansione qualora ce ne fosse la necessità. In questo senso montare la vecchia tribuna è funzionale a garantire un miglior deflusso delle acque, rimuovendo così un potenziale ostacolo.
La durata
I lavori dureranno al massimo 120 giorni, probabilmente meno, e a rallentarli potrebbe mettercisi il meteo, più incerto in questo periodo dell’anno. Non sorprenderebbe anche una leggera dilatazione dei tempi dovuta al reperimento dei massi ciclopici: sono molto usati negli interventi sugli argini dei fiumi e per questo diventati piuttosto richiesti per via dei tanti cantieri fluviali post alluvione attivi sul territorio.
L’asilo di Bora
Quello in partenza è il secondo intervento finanziato nel capitolo dedicato a impianti sportivi e edifici scolastici. Il primo, in fase di conclusione, è quello di ripristino del parco esterno della scuola dell’infanzia di Bora che era stato allagato dal torrente Borello.