Quattro accoltellati in 4 giorni tra il centro e la stazione di Cesena

Quattro aggressioni nel breve volgere di quattro gironi. Tre aggrediti col coltello e uno ferito con i cocci di un collo di bottiglia.
Il denominatore comune che le forze dell’ordine stanno cercando di ricostruire è l’aggressore: in episodi distinti ma uniti da un filo che collega il centro storico e la stazione ferroviaria
Un giovane armato di coltello, sballato e rabbioso al punto da prendersela spesso con persone giovani e sballate come lui; ma altrettanto spesso pescando a caso tra chi ha la malasorte di pararglisi davanti.
L’escalation sulla quale sono in corso indagini sia da parte della Polizia che dei carabinieri, è iniziata una settimana fa. Attorno alle 23 di domenica scorsa quando le forze dell’ordine sono state richiamate in centro a ridosso della Barriera e di corso Cavour.
M.Z., 30enne, all’arrivo dei soccorsi era in stato di ebbrezza ma era anche stato colpito da una coltellata all’addome. Un fendente per il quale è dovuto ricorrere alle cure ospedaliere. Per la ferita alla pancia e il trauma cranico subito nello scontro con un’altra persona ha sommato 30 giorni di prognosi.
Martedì in prima serata alla stazione ferroviaria c’è stata l’aggressione dello studente ravennate “colpevole” di essere sceso dal treno e di essere incappato in balordi sballati, di cui uno in particolare gli si è scagliato contro senza motivo con un collo di bottiglia rotto ferendolo al viso e alla testa. Pochi giri di lancette e a non molta distanza dalla stazione in direzione centro una sorte simile è toccata a S.M., un cesenate 24enne residente a Case Finali. Affrontato da una persona dalle caratteristiche somatiche e fisiche del tutto simili al feritore della stazione che lo ha aggredito senza motivo sferrandogli un fendente al volto con un coltello. Anche lui è finito in pronto soccorso e anche per lui sono servite medicazioni e suture per una prognosi di dimissione dal Bufalini di 21 giorni.
Il giorno successivo, sempre in ore serali, ferite da lama (ma soltanto di striscio a un orecchio questa volta) e tumefazioni sono toccate anche a M.Z.: si tratta del fratello 28enne dell’accoltellato all’addome di pochi giorni prima. Anche lui è arrivato in ospedale in stato di esotossicosi alcolica e non è per ora escluso che stesse cercando l’aggressore del fratello per farsi giustizia da solo, finendo per avere la peggio. Ha sommato tumefazioni alla testa e un taglio all’altezza di un orecchio giudicato guaribile in 8 giorni.
Tutte vicende per cui ora si stanno incrociando le immagini delle telecamere di sicurezza poste tra la stazione ferroviaria e il cento città, passando per la Barriera. Il fondato sospetto che emerge è che ad agire accoltellando e aggredendo sia sempre una sola persona. Fuori controllo e che va in qualche maniera fermata prima che possa fare danni ancor peggiori.