Coronavirus. La misura dei contagi di queste ore (aspettando il picco che è previsto tra una decina di giorni) è già colma almeno per quanto riguarda le possibilità di tracciamento.
A cavallo dei festeggiamenti di capodanno (che stanno portando con sé tanti nuovi positivi) la macchina organizzativa dell’Ausl ha iniziato a dare i primi segni di cedimento nel cesenate sotto i profilo della caccia ai contatti stretti di persone positive.
Sistema ingolfato
Lo si è visto in queste ore dalle file di tamponi “liberi da prenotazione” al drive through di Pievesestina ed alla percentuale di positivi emersi dai tamponi eseguiti in farmacia. In questo momento il sistema sanitario resta perfettamente in grado di isolare i casi noti come positivi al tampone antigienico eseguito nei drive through. A tutti viene recapitato un sms che sancisce la data e l’orario del tampone da eseguire per certificare la guarigione o proseguire nell’isolamento fiduciario domestico. Nessuno riceve più chiamate o link in posta elettronica per segnalare eventuali suoi contatti stretti. Contestualmente nei bollettini quotidiani sul Covid i “positivi da tampone per vicini a casi già noti della malattia” sono pressoché spariti dai radar e sono stati sostituiti da centinaia di “positivi per i quali la pratica di accertamento è ancora in fase di dettagliata analisi”.
Tutti in fila
Il risultato pratico era visibile anche ieri al drive through di Pievesestina negli orari dedicati ai senza prenotazione inviati su segnalazione dal medico di base. Quando qualcuno viene a contato con un positivo o ha qualche lieve sintomo si reca in farmacia a controllarsi con un tampone rapido. Se emerge la sua positività si rivolge al medico di base per poter essere segnalato come sintomatico. A qual punto può attendere la chiamata Ausl per il tampone molecolare (ad aumentare di qualche giorno l’isolamento, aspettando la convocazione) o da mezzogiorno in avanti può recarsi in auto al drive through di Pievesestina. Dove, anche ieri, l’attesa media per fare l’esame oscillava tra le 3 e le 4 ore di coda in auto, vista l’enorme mole di tamponi che devono essere effettuati.
Dopo le feste
D’altro canto la socialità in queste feste ha di per sé allargato lo spettro dei contagiati. Non solo ritrovi con amici (ai quali in tantissimi si sono presentati muniti di tampone negativo fatto tra il 30 ed il 31 gennaio) ma anche momenti di vita assieme dei più giovani, fuori dall’ambito scuola. Si tratta della popolazione meno vaccinata e più esposta al virus ed a veicolarlo.
Positivi dopo il campo
Come caso simbolico del periodo che si sta vivendo può essere citato il ritiro di fine anno svolto per i ragazzi e le ragazze dalle parrocchie di Gattolino e Villachiaviche. Serviva presentarsi obbligatoriamente con tampone negativo per partecipare a qualche giorno assieme di “ritiro” a Sant’Agata Feltria. Tutti erano negativi alla partenza. Ma il virus è insidioso ed al ritorno almeno 8 bimbi degli oltre 50 partecipanti si sono rivelati positivi al tampone. Mettendo in quarantena le famiglie, gli amici più stretti, ed in un caso anche una attività commerciale gestita dalla madre di un positivo. In zona Villa Chiaviche sono, sempre per spiegare la rapidità del contagio attuale, due i bar (Maperò e Riot) che hanno dovuto abbassare temporaneamente le serrande per positività o per quarantene fiduciarie legate a contati stretti di positivi.
Cinque giorni da asintomatico
Una quarantena che, stando alla nuova normativa, trova una via d’uscita in caso non si sia sintomatici dopo 5 giorni di isolamento dall’ultimo contatto con un malato. Isolamento fiduciario in famiglia per i non contagiati che, nel rispetto della norma, si può concludere con un tampone. In questo momento vale anche il test rapido di farmacia ed è quasi esclusivamente alle farmacie che un po’ tutti si rivolgono.
In una situazione che per ora sembra destinata a durare nel tempo e che crea delle perplessità anche sulla imminente “normale” ripresa scolastica.