Cesena, in arrivo i primi contributi per i colpiti dall'alluvione: è salito a 372 il numero degli sfollati

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Tutti i nuclei familiari colpiti direttamente dall’esondazione del fiume Savio e dei corsi d’acqua minori riceveranno un primo contributo, un acconto di 3.000 euro, per poi arrivare fino a 5.000 euro come saldo successivo. A questo, si aggiunge un ulteriore contributo forfetario di 750 euro a titolo di concorso alle spese connesse alla predisposizione della perizia asseverata, per definire nel dettaglio le entità dei danni: sono stati attivati già tutti gli ordini professionali per garantire le perizie nel più breve tempo possibile. È questo il contenuto del contributo per l’immediato sostegno sbloccato dalla Regione Emilia-Romagna, che, a partire dalla prossima settimana, potrà essere richiesto dalle famiglie cesenati direttamente danneggiate dall’alluvione. Tutti i riferimenti saranno prontamente comunicati come avvenuto in relazione alla richiesta del contributo di autonoma sistemazione.

“Dopo aver pubblicato la modulistica necessaria alla richiesta del contributo di autonoma sistemazione – commenta il sindaco Enzo Lattuca – a partire dalla prossima settimana, conclusa la formazione del personale comunale che dovrà affiancare i cittadini richiedenti nella compilazione delle domande, pubblicheremo i documenti necessari alla richiesta dell’immediato sostegno, una misura essenziale attesa da centinaia di famiglie cesenati. Ad oggi infatti sono 2235 i nuclei familiari che hanno segnalato danni ad abitazioni, beni mobili o automobili, e ben 372 gli sfollati. Quattro operatori adeguatamente formati – prosegue il sindaco – saranno pronti ad accogliere le persone fino al 30 giugno prossimo. A questo proposito, voglio rassicurare tutti: tutte le domande pervenute entro il 30 giugno saranno oggetto di liquidazione, questo significa che tutti i richiedenti otterranno il contributo richiesto”. Anche in questo caso, gli uffici dello Sportello Emergenza Alluvione, istituito presso lo Sportello facile comunale (ingresso lato Rocca Malatestiana, via piazzetta dei cesenati del 1377) saranno affiancati dai sindacati Cgil, Cisl e Uil e dalle Associazioni di categoria disponibili a supportare i cittadini per la compilazione.

L’immediato sostegno si basa sulla modalità innovativa scelta dal Dipartimento nazionale di Protezione civile, dettagliata con un’apposita ordinanza siglata dal capo Dipartimento, Fabrizio Curcio, e pubblicata nella giornata di ieri, mercoledì 31 maggio 2023. La documentazione e i moduli necessari alla richiesta saranno pubblicati sul sito del Comune di Cesena e sulle relative pagine social di riferimento.

I destinatari. Possono presentare domanda i nuclei familiari che avevano alla data dell’evento dimora principale, abituale e continuativa in un’unità abitativa risultata allagata, o direttamente interessata da movimenti franosi o smottamenti che l’hanno resa non utilizzabile. Il contributo può essere riconosciuto per il ripristino dei danni anche alle parti comuni di un edificio residenziale in cui è presente, alla data dell’evento calamitoso, almeno un’abitazione principale, abituale e continuativa, qualora i danni non consentano la fruibilità dell’edificio.

Cosa fare per richiedere il contributo. I beneficiari del contributo presenteranno al Comune una domanda per ricevere l’acconto (3000 euro) e una successiva rendicontazione per attestare le spesa dell’acconto accreditato e ricevere l’eventuale saldo (2000 euro). Il Comune, alla ricezione della domanda dei cittadini, verificherà i dati dichiarati e trasmetterà al presidente della Regione, commissario per l’emergenza, e al Dipartimento nazionale della Protezione civile i dati minimi (nome, cognome, telefono, mail e codice Iban) per procedere ai pagamenti.

I tempi. Il commissario per l’emergenza acquisirà dai Comuni interessati l’esito delle istruttorie alle domande di acconto il 30 giugno 2023 e, in seguito, al quindicesimo e al trentesimo giorno di ciascun mese fino a 15 giorni dopo il termine ultimo per la presentazione della domanda di acconto, che è fissato al 30 agosto 2023.

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