Calcio C, Toscano: "Cesena, la gara simbolo della nostra stagione"

«Cesena-Lucchese è stata la fotografia della nostra stagione». Domenico Toscano sa di aver perso la più grande occasione possibile per rientrare in gioco, in chiave promozione diretta, ma è altrettanto consapevole di aver visto un Cesena che a un certo punto (dopo l’acrobatico 1-1 di Panico) ha cominciato a disunirsi e a scollegarsi ed è proprio qui che l’allenatore calabrese non si nasconde: «Quando la partita esce dai binari e deraglia, nei dettagli e nei particolari non riusciamo a vincere. Non è stata una gara brillante, ma in fondo l’avevamo indirizzata dalla nostra parte con il gol di Celiento. Purtroppo il pareggio di Panico ci ha innervosito, dopo il gol ci siamo allungati, abbiamo commesso tanti errori individuali, non siamo stati lucidi e neppure concentrati, a differenza del secondo tempo giocato contro l’Olbia. Per questo siamo arrabbiati. Anzi, diciamo pure incazzati».

Ripartire

A tre giornate dalla fine il match-ball è sulla racchetta dell’Entella, che ha raggiunto la Reggiana al comando a quota 74. Con 4 punti da recuperare su entrambe (in caso di arrivo tutti alla pari il Cesena andrebbe in B, ma liguri ed emiliani dovrebbero fare appena 5 punti), cosa si aspetta dalle ultime tre giornate? Toscano rilancia: «Dobbiamo ripartire e crederci ancora. In tre partite può succedere di tutto e noi dobbiamo provarci ancora, come abbiamo fatto dopo la Reggiana o dopo i pareggi contro Fiorenzuola, Montevarchi e Gubbio. Però dobbiamo crederci davvero tutti. Dovremo essere più cinici e concentrati nella lettura di alcuni episodi e su alcuni dettagli, come in occasione del gol della Lucchese, dove abbiamo perso la marcatura. Non possiamo rovinare una partita o innervosirci dopo un episodio sfavorevole o un dettaglio sottovalutato».

Nervosismo

Eppure, proprio come era accaduto contro il Montevarchi, il Cesena non è riuscito a vincere una gara che aveva sbloccato e tenuto sotto controllo nel primo quarto. Come è stato possibile “scollegarsi” in quel modo dalla gara? Toscano ricomincia: «Alcuni errori individuali ci hanno tolto serenità, abbiamo provato a risolverla individualmente e non di squadra e ci siamo spaccati troppo presto. Per carità, due grandissime occasioni nel secondo tempo le abbiamo avute, ma troppi uomini importanti hanno giocato una gara sottotono e quando troppi uomini importanti giocano sottotono, si può vincere solo di squadra».

Finale sulle scelte. Dopo il grande scampolo di Ancona, non sarebbe servito un giocatore più fresco e spensierato come Cristian Shpendi anziché Ferrante? «Credo che in quel momento della partita e contro quel tipo di avversari potesse servire di più Alex, c’era da fare a sportellate e provare a prendere qualche seconda palla e per questo ho scelto lui».

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