Calcio, Cesena l'entusiasmo di Campedelli: "La mia nuova avventura in Under 18"

Quando il Cesena è una questione di famiglia. Prendete il caso di Nicola Campedelli, ad esempio. Dieci estati fa venne scelto da suo fratello Igor, che all’alba della stagione 2012-2013 gli affidò la panchina del Cavalluccio dopo la retrocessione in B. Quest’anno, invece, l’ex centrocampista di Gatteo non si confronterà con suo fratello, ma quasi certamente con il figlio Riccardo, fresco di titolo nazionale Under 17 e salito nella neonata Under 18 che, appunto, sarà allenata da suo papà: «Oggi Riccardo si sta allenando con la Primavera – racconta Campedelli – ma essendo del 2005 potrà fare parte di questo gruppo. Io non ci penso, come lui non pensa a me. Naturalmente non avrà alcun trattamento di favore e si metterà in discussione come tutti i compagni, anche perché rischierei di fare del male a lui e anche a me».

Prima e seconda volta

Ieri al Manuzzi è cominciata l’avventura dell’ultima nata in casa Cesena, al volante della quale è stato scelto un ragazzo che, pur essendo ancora giovane, vanta tantissime esperienze da allenatore in diverse realtà: «Ma nel settore giovanile del Cesena – ricomincia Campedelli – ho allenato solo l’anno scorso, un’esperienza bellissima, utile e gratificante. Il mio percorso da allenatore in questo club è identico a quello dei ragazzi: ho la possibilità di lavorare nelle migliori condizioni possibili e di maturare, cercando di crescere e di ampliare le mie conoscenze. Ecco, è la stessa cosa che devono fare i ragazzi che hanno, proprio come me, la maglia bianconera tatuata sulla pelle. La costruzione dell’Under 18 dimostra quanto anche la nuova proprietà creda nel settore giovanile e nella crescita dei nostri ragazzi, che un anno fa hanno portato a casa tre titoli e ne hanno sfiorato un quarto con la mia Under 16. Indossare questi colori resta sempre un orgoglio e voglio ringraziare chi c’è oggi, che ha scelto di continuare ad investire sul nostro vivaio, e chi c’era ieri, che ha fatto ripartire il calcio giovanile nella migliore palestra calcistica della Romagna».

Difficoltà

Il passaggio dall’Under 16 di Lega Pro all’Under 18, che si confronterà con i club di A e B come la Primavera, non sarà certo una formalità: «No – conferma il tecnico – perché torneremo a giocare contro i migliori settori giovanili d’Italia e ci confronteremo con gli Under 18 più forti, un po’ come accadeva quando avevo io 17-18 anni. Mi rivedo tantissimo in questi ragazzi e sono contento che ora possano competere contro i più forti. Ecco, la nostra missione sarà proprio questa: non provare a vincere, ma provare a competere per crescere ed alzare il nostro livello. Cosa cambia rispetto all’anno scorso? Al di là delle difficoltà, perché sarà impensabile dominare tutte le partite come facevamo nello scorso campionato, avrò a che fare con ragazzi più grandi che dovranno già imparare a ragionare come i professionisti. Una chiave fondamentale sarà la cura dei dettagli, che spesso fa la differenza nel percorso di maturazione di un ragazzo di 18 anni. Da parte mia, ho voglia di trasmettere energia, senso di appartenenza e naturalmente competenze. Ora attendiamo di conoscerci e di amalgamarci, poi cominceremo a pensare anche al girone e alle partite. Per ora sappiamo solo che il campionato partirà il 18 settembre».

#getAltImage_v1($tempImage)

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui