Basket B play-off, Brugè: "Rimini senza la giusta intensità" - Gallery

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In sala stampa si presenta il vice assistente Simone Brugè, con coach Mattia Ferrari corso in ospedale al suono della sirena vista la concomitante nascita della figlia Cecilia. «In primis vorrei fare gli auguri a Mattia Ferrari che si scusa della assenza visto che è dovuto correre via in ospedale per la nascita della figlia. Inoltre impossibile non ringraziare questo pubblico, mai visto un Flaminio così stracolmo. Venendo alla partita, purtroppo abbiamo patito un inizio infelice dove abbiamo pagato forse un po’ di tensione, ma siamo stati subito bravi a non perdere la testa non facendoli fuggire. Tanto equilibrio poi il nostro parziale che ci aveva forse un po’ illusi, Roseto è stata brava a non mollare e a rimanere lucida nel finale».

Dopo due gare brillanti, RivieraBanca nel secondo tempo ha mostrato qualche segno di stanchezza, non riuscendo a trovare la zampata finale nella volata degli ultimi cinque minuti quando il tabellone recitava pari a quota 66: «Abbiamo lasciato troppe palle vaganti, siamo stati molli a rimbalzo in diverse azioni dove sul doppio possesso puntualmente ci hanno castigato, forzando anche qualche attacco di troppo. Non dimentichiamo che siamo di fronte a Roseto, se è arrivato primo un motivo ci sarà. Chiaro che dopo i primi due scalpi l’appetito viene mangiando, ma siamo pur sempre di fronte ad una squadra con sette senior che giocano assieme da tempo, esperti, se lasci mezzo dito si prendono tutto il braccio. Eravamo consapevoli che fosse difficile, non abbiamo giocato con l’intensità e la cattiveria con cui avremmo dovuto affrontare questa partita».

Neanche 48 ore e questa serie potrebbe regalare ancora spettacolo, con Rimini che a questo punto non può sbagliare per non dover tornare a Roseto per gara 5: «Recuperiamo forze fisiche e soprattutto mentali vista la sconfitta, solo questo, non si inventa niente».

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