Chiudere il discorso salvezza e riprendere entusiasmo dopo la parentesi Fortitudo: gli obiettivi, nella mente della Rinascita, sono molto chiari e oggi a Mantova (palla a due alle ore 17) c’è la possibilità concreta di smettere, o quasi, di guardarsi dietro, per concentrarsi solo sulla caccia ai play-off.
La classifica non mente: gli Stings hanno 14 punti, quattro in meno di RivieraBanca, che all’andata vinse 79-72: con il 2-0 negli scontri diretti la squadra di Zanco sarebbe ormai una pratica archiviata e rappresentando quel decimo posto che relega ai play-out, assieme a lei anche gran parte dei pensieri biancorossi.
«Sì, è evidente che a livello di risultato questi due punti pesano parecchio, ne siamo consapevoli e vogliamo prenderceli – conferma Mattia Ferrari -. Non sarà semplice, però, visto che anche loro ne hanno bisogno».
Avversari in crisi
Mantova è reduce da tre sconfitte di fila, risucchiata nelle zone basse nonostante un roster niente male, almeno sulla carta, con l’esonero in corso d’opera di Giorgio Valli a certificare le difficoltà di una stagione tormentata. «Hanno due americani esperti e di talento come Miles e Ross, poi Veronesi che in A2 è tanta roba, una sicurezza come Cortese. In estate avevano optato per un insieme di giocatori esperti, senza nessuna scommessa, poi hanno avuto dei problemi, ma sulla singola partita e soprattutto in casa restano pericolosi perché difficilmente leggibili».
Squadra imprevedibile, con la miglior percentuale dall’arco del girone rosso, fondamentale del quale ogni tanto abusa, la Staff Mantova è capace di sprazzi offensivi notevoli ma anche di periodi di magra, dove Rbr dovrà infilarsi per creare crepe nella poca fiducia lombarda. In un finale punto a punto, la ‘scimmia’ che si portano addosso Iannuzzi e compagni potrebbe pesare. «Serve difendere duro, come all’andata, e restare sul pezzo per 40 minuti: loro possono anche segnare tre triple dal palleggio in tre possessi consecutivi, dobbiamo resistere e costruire la nostra pallacanestro».
Recuperati pienamente Masciadri e Scarponi, Ferrari riproporrà il quintetto classico dopo il derby con Bologna che aveva visto Landi nello starting five per necessità. Ma il basket di RivieraBanca non può prescindere dalle ‘lune’ di Johnson e Ogbeide, contro la Fortitudo meno dominanti del solito (guarda caso è arrivato un ko). «Jazz nell’allenamento di giovedì è scivolato su una macchia di sudore, ha sentito tirare un po’ l’adduttore ma dovrebbe esserci. Diversamente da inizio stagione, quando per normale bisogno di adattamento al campionato, subivamo tantissimo i momenti negativi, ora siamo più presenti, si tratta solo di finire il lavoro che eseguiamo, di raccogliere tutti i frutti».