Basket A2, Rimini vuole ripartire da Ogbeide

La festa di fine anno con tutta la squadra, lo staff e la dirigenza al ristorante Frontemare (martedì prossimo alle 19, aperta a tutti i tifosi) chiuderà una stagione emozionante, poi sarà tempo di pianificare il futuro. Conoscendo i personaggi, Turci e Carasso in primis, non si perderà tempo, anzi è probabile che sin da subito si proceda alle prime conferme e a definire gli inevitabili adii. Ma che volto avrà la prossima Rinascita? Considerando che il solo Landi ha un contratto per la stagione a venire, i cambiamenti potrebbero essere parecchi, dopo un anno dove i protagonisti hanno inciso in maniera diversa sui risultati della squadra.

Ogbeide

È il primo giocatore che Ferrari e Turci vorrebbero confermare: se sostituire un esterno Usa con punti nelle mani non è in fondo così difficile, andare a trovare un centro così dominante e determinante, sicuramente il miglior biancorosso della stagione, non è affatto scontato. Atletismo, leadership, difesa, schiacciate pazzesche: avrà molti pretendenti anche con l’infortunio da smaltire, sarà questione di offerte e bisognerà vedere se RivieraBanca può aspettare che Derek le vagli tutte.

Johnson

Idem come sopra con la differenza che è un ruolo (guardia americana con punti nelle mani) dove le alternative non mancano, anche se ha lasciato un segno indelebile non solo sul gruppo ma anche sulla piazza che lo ama alla follia. Fromboliere pazzesco, a volte un po’ solista, ha anche il pregio di difendere bene sugli americani altrui e di prendersi le responsabilità nei momenti chiave.

Meluzzi

La sensazione è che il progetto di affidargli le “chiavi simboliche” della Rinascita sia fallito. Batman ha giocato sotto il suo livello, spesso apparso anche scollegato dal resto del team, con un linguaggio del corpo afflitto, così come il rapporto tecnico con Ferrari non sembra saldo. Qualche partita l'ha decisa con le sue bombe, ma la sua stagione resta insufficiente. Probabile addio.

Tassinari

Lui tutto sommato il suo l’ha fatto, magari non con l’impatto travolgente della serie B, ma se pensiamo a un paio di successi chiave di RivieraBanca (a Ferrara, a Trapani nella seconda fase) ci ricordiamo della sua firma, così come nel finale, in emergenza, si è sbattuto tantissimo. Con a fianco un vero play italiano forte, potrebbe anche restare.

Scarponi

Altalene normali per un 2004: la stoffa c’è, ora però serve alzare il minutaggio. Se Rimini lo confermerà vorrà dire dargli più spazio perché deve giocare, altrimenti meglio una A2 da salvezza o una B da protagonista.

Anumba

Dopo sette partite era a rischio taglio, ora non solo ha molte chance di conferma, ma potrà far valere anche un mercato che non si può non essere accorto di lui. Fisicità dirompente, lavoratore instancabile, resta il neo di una mano non educatissima, ma come cambio degli esterni ci sta assolutamente anche in un team che punta più in alto.

Bedetti

La domanda iniziale era: reggerà l’urto con la A2? La risposta è affermativa: Franci ha disputato un’ottima stagione, alla fine condizionata da un infortunio ma che resta stra-positiva per l’imprinting tattico e morale che ha saputo dare. Difficile fare previsioni su un prolungamento della sua esperienza al Flaminio, lui che è l’unico superstite del progetto iniziale: in B può avere possibilità di ingaggio superiori, ma qui restano il cuore e la voglia di proseguire la crescita.

Masciadri

Su di lui ci sentiamo di spendere più di un euro: resterà a Rimini. Primo perché coach Ferrari lo adora, secondo perché un ‘4’ italiano con la sua doppia dimensione come non si trova facilmente, ad un ingaggio tutto sommato contenuto. Poi c’è anche l’aspetto umano: ragazzo d’oro, che ha legato con tutto l’ambiente. A meno di clamorose offerte dalla B, lo rivederemo in biancorosso.

Landi

Legato da un contratto fino al 30 giugno 2024, non è detto che resti. Sicuramente la sua venuta ha cambiato l’inerzia della stagione perché è giocatore di categoria, con carisma e presenza. Però essendo un lungo che prevalentemente ama tirare da fuori (e lo ha fatto con percentuali insufficienti), bisognerà valutare bene il suo incastro nello scacchiere dei lunghi.

D’Almeida

L’infortunio di Ogbeide ce lo ha mostrato così com'è: fisicamente debordante, esuberante ma pasticcione. In B potrebbe fare doppie-doppie fisso ed è possibile che vada lì a monetizzare. Non continuo, un po’ acerbo difensivamente, difficile che faccia parte della prossima Rinascita.

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