Basket A2, Martino: "Unieuro, primo posto frutto di una regolarità pazzesca" - VIDEO GALLERY

Dovrà rifletterci bene Antimo Martino durante la settimana che precede il suo ritorno a Bologna per un derby con la Fortitudo che non conterà nulla, ma che i tifosi forlivesi, tra cori e striscioni, hanno iniziato a giocare già a 3 minuti dalla fine del match contro Udine. Dovrà pensarci bene a cosa significa vivere il suo ritorno al Pala Dozza e a cosa rappresenta per lui e il suo gruppo essere, a una giornata dal termine della prima fase del campionato di A2, primo in classifica con il supporto della matematica. Significa tanto, anche se ancora non vuol dire nulla.

Lui lo sa e lo si legge tra le righe di una risposta, giocoforza, ancora figlia del suo essere a botta calda. «Sono contento, ci tenevamo a vincere proprio per avere la certezza di questo primato – ammette - con davanti una trasferta difficile e affrontando Udine, con le sue individualità importanti e con assenze per noi rilevanti, questo traguardo poteva sfuggirci. Averlo raggiunto mi rende felice, anche per i ragazzi, la società, i tifosi e sancisce una stagione di una regolarità pazzesca. Appena tre sconfitte, quattro con quella con Torino in Coppa in un match sfortunato, sono la dimostrazione che per concentrazione e durezza mentale, la mia squadra sta facendo grandissime cose. E questa regolarità che sta andando anche al di sopra del nostro valore, non era semplice averla in A2. Meritavamo un risultato prestigioso anche se non ne ricaveremo alcun vantaggio futuro».
È proprio questo che fa la differenza, il passo regolarissimo che Forlì ha avuto, con 16 successi nelle ultime 17 gare.

Quello di ieri è maturato in un match nel quale «non sempre siamo stati lucidi, ma la voglia di vincere è venuta fuori un’altra volta con una difesa che nella ripresa ha concesso solo 31 punti e 9 nei 10 minuti finali». Tante piccole cose che, sommate l’una all’altra, stanno costruendo un presente bellissimo arricchito anche da qualche sorpresa come quella dei 13 minuti di Michele Munari. «Ha dato entusiasmo, energia e ha fatto più di quanto potessimo aspettarci da lui – afferma Martino - ognuno doveva dare qualcosa e anche lui lo ha fatto molto positivamente».

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