Basket A2, l’Unieuro sa già di finire nelle prime tre della classifica

Una vittoria da tenersi ben stretta, al di là della circostanza, in sé paradossale, che vede l’Unieuro vittoriosa per la quinta volta di fila sull’insidioso campo della Gesteco Cividale, perdere di fatto il primato in classifica. L’incastro di risultati del fine settimana, con la sorprendentemente netta sconfitta della Tramec Cento in casa di Nardò e il successo di Pistoia sull’Apu Udine, regala a Forlì una medaglia a due facce: in una c’è impresso il volto sorridente della Giorgio Tesi Group che adesso si prende in mano lo scettro del Girone Rosso in virtù della differenza canestri favorevole nello scontro diretto coi romagnoli, nell’altra c’è scritto +8. E’ il vantaggio che Cinciarini e compagni detengono sulla quarta in classifica (Udine, appunto) e a cinque giornate dalla fine della prima fase è una mezza polizza assicurativa sulla conquista di uno dei primi tre posti in vista della fase ad orologio.
E a ben pensare a sorridere è anche l’Unieuro anche se ha perso la chance di ritrovarsi prima da sola. Meglio ragionare per gradi e obiettivi a medio termine e quello del podio del raggruppamento è a portata di mano e supera, per importanza i punti in classifica che avranno le prime tre. Nella classifica del girone Rosso, non in quella della fase successiva che prescinde dalla prima e tiene conto solo degli scontri diretti. Come Cento-Forlì di domenica, che nella graduatoria di adesso varrà per il blasone, ma in quella dell’Orologio significherà assai di più.
Intanto coach Antimo Martino si gode i due punti di Cividale. Che significano molto perché sono punti di carattere, conquistati con una reazione veemente e un cambio di passo deciso dopo l’intervallo e dopo un primo tempo che la Gesteco, grazie alla sua difesa e a percentuali monstre dall’arco, aveva dominato. «Devo fare davvero i miei complimenti a Cividale che in un’atmosfera caldissima e comunque estremamente corretta, ha dimostrato una volta di più il suo valore sul quale non nutrivo dubbi – afferma il timoniere dei romagnoli – I 40 minuti hanno visto svolgersi di fatto due partite, con il nostro primo tempo agli antipodi rispetto al secondo che ci ha condotto a una vittoria di cui sono molto felice. Soprattutto pensando che l’abbiamo centrata a Cividale, al cospetto di un’ottima squadra, in una trasferta non scontata».
Non lo era affatto e non lo è stata durante una contesa che l’Unieuro ha girato «cambiando atteggiamento, perché se è vero che ci sarà molto da analizzare sul piano tattico, la mia squadra sta basando tutta la sua stagione sulla voglia che non dobbiamo mai dimenticarci a casa». Su questo tasto Martino ammette di avere puntato durante l’intervallo per una rimonta dal -17 del 16’ che è la più significativa dell’annata. Sinora, infatti, Forlì aveva recuperato al massimo dal -8 in casa con Cento al 33’. «Eravamo passivi e impreparati all’energia di Cividale che ne fa un marchio di fabbrica, aspetto che avevamo rimarcato ampiamente in settimana: quando anche la nostra è stata pari è cambiato il modo di stare nel match. Vincere in rimonta è un segnale positivo, la mia squadra ha dei valori, lotta, non ci sta a perdere. Oltre ai due punti ci portiamo dietro un’esperienza che non ci faccia mai dimenticare quelli sono le basi sulle quali costruire ogni singola partita».

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