Basket A2, Bedetti, l'utilità al servizio di Rbr

Vincere un derby è sempre speciale: se la vittoria ti consente di sperare ancora nei play-off anticipati (Rimini dovrà battere Pistoia, la Fortitudo perdere con Forlì e Rbr sarà matematicamente dentro la post-season già domenica prossima) e arriva nel finale, dopo una vera e propria battaglia, è ancora meglio.

La Rinascita cavalca l’onda del successo di Ravenna con l’uomo copertina che non può che essere Francesco Bedetti, unico superstite della C Gold, riminese purosangue e determinante con la sua difesa su Musso.

«Sicuramente è stata una bella vittoria, indipendente dal discorso classifica - dice il capitano biancorosso - e poi io non credo molto nel discorso di accendersi e spegnersi come una lampadina, quindi dobbiamo sempre puntare al meglio, sia per rispetto a noi stessi che per la società e la gente che ci segue. Non dare sempre il 100% sarebbe una mancanza di rispetto».

Si diceva della difesa su Musso: il piano partita prevedeva di non farlo entrare in ritmo ed è riuscito perfettamente. «Per Ravenna è un giocatore fondamentale, come Anthony e Bonacini. Già limitarne uno è stato importante, poi lui solitamente si prende i tiri che contano, gestisce i palloni più delicati, è l’uomo più esperto del gruppo. Esserci riusciti è stato determinante».

Un ex rincalzo

Bedetti ha finito con conquistarsi il quintetto per poi guadagnarsi sempre più minuti, anche importanti, nel corso di una stagione che ne conferma l’intelligenza tattica. Le difese, spesso, su di lui si aprono e forse è proprio lì, nel punire maggiormente gli adattamenti avversari, che Bedo deve compiere l’ultimo step. «Sono sempre stato molto sicuro del mio ruolo all’interno della squadra e in questa categoria, nel senso che penso di poter essere utile alla causa. In realtà domenica qualche errore l’ho fatto e mi dispiace, riguarderò la partita e ci rifletterò, è normale migliorare con il tempo, adattandomi a giocatori di livello superiore, grazie al lavoro con i coach e i miei compagni - osserva Francy, 9 punti preziosi al Pala De Andrè -. Tutti mi aiutano, però devo evitare certe sbavature: il fallo su Musso, le palle perse, una tripla aperta sbagliata, anche se essere in campo nel punto a punto finale per me è grosso motivo d’orgoglio. Non che mi basti, bisogna sempre continuare a crescere, lo sport lo richiede».

Morale della favola: a Rimini si sognano già i play-off col sold-out al Flaminio e il ruolo di mina vagante che sembra calzare perfettamente a RivieraBanca. «Vedremo, facciamo un passo alla volta, partendo dal match di domenica con Pistoia che sarà molto duro perché loro sono solidissimi, ma qui, per mentalità dei giocatori, della società e anche della piazza, non si molla niente. Nessuno si accontenterà fino alla fine».

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