Basket A1 donne, alla E-Work non si poteva restare Fermi: «Inevitabile l'esonero di Ballardini, ora voglio la scossa»

Un doloroso distacco. Il presidente della E-Work, Mario Fermi, commenta e motiva l’esonero di coach Ballardini. «Sono molto amareggiato, abbiamo creato questo progetto assieme a Simona e il ritorno di Faenza in serie A1 porta la sua firma, anzi è in buona parte merito suo. Ma dopo la vergognosa partita di domenica a San Martino di Lupari, per la quale mi scuso con tifosi e sponsor, dovevamo dare un segnale. In questi casi l’allenatore paga per tutti, però le responsabilità vanno equamente divise con la società e la squadra». A chi gli rimprovera di non aver preso prima una decisione così importante, Fermi replica prontamente. «Abbiamo fatto di tutto per arrivare in fondo senza prendere provvedimenti, credendo in un colpo di coda che non c’è stato». Nelle ultime gare con Ragusa e Geas, la E-Work aveva dato segnali di vita, clamorosamente azzerati dalla debacle luparense. «Fino alla partita con Brescia (lo scorso 15 gennaio, ndr), stavamo giocando un campionato più che dignitoso. Ma a Brescia è arrivata una sconfitta brutta e inaspettata e da lì in poi il rapporto tra coach e squadra si è incrinato irrimediabilmente. I tentativi di ricucire, di abbattere il muro che si era creato sono risultati vani, nonostante il massimo impegno profuso dalla società». A Faenza sta mancando anzitutto un leader in campo, che sappia prendersi le responsabilità nei momenti cruciali. «Come lo era Simona, di cui sono sempre stato un gran tifoso, quando giocava». Jori Davis non si è dimostrata all’altezza. «Averla ripresa è stato un errore” ammette Fermi. La sola Kunaiyi-Akpanah, sulla quale si sono concentrate sempre di più le attenzioni delle difese avversarie, non può bastare. Adesso c’è una stagione da salvare. «Dovremo arrivare ai play-out nella miglior posizione e nelle migliori condizioni possibili, soprattutto mentali». La E-Work ha 12 punti come Lucca, contro cui disputerà un vero e proprio spareggio all’ultima giornata, in Toscana. All’andata finì 72-66 per Faenza, che al momento occupa l’undicesima casella in classifica grazie a quello scontro diretto. Questa domenica, intanto, c’è l’impegno casalingo contro la lanciatissima Crema (ore 18). Due partite in cui le manfrede si giocheranno il piazzamento finale, tra il decimo e il dodicesimo posto. A guidare la squadra saranno gli ex vice di Ballardini, Giovanni Sferruzza (che continuerà ad allenare la C regionale e le giovanili) e Cristina Bassi. «Abbiamo scelto la soluzione interna per vari motivi. Giovanni e Cristina conoscono bene il gruppo e comunque, a questo punto della stagione, sarebbe stato quasi impossibile trovare alternative valide. Senza contare poi la questione economica, che per una società non ricca come la nostra ha sempre un certo peso». La retrocessione è uno spauracchio da scacciare. «Abbiamo tutte le carte in regola per salvarci, mi aspetto una bella e provvidenziale scossa».

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