Alluvione, la Romagna chiede aiuto: “Ora tocca al Governo”

Avviare subito l’iter per un decreto legge speciale che possa dare sostegno a cittadini e attività economiche romagnole flagellati da alluvione e frane: è questo l’intento condiviso ieri dai 18 sindaci dei Comuni più colpiti e dai senatori e deputati eletti in tutta la Regione, che si faranno carico di portare sul tavolo del Governo un primo documento presentato in sinergia con il Tavolo dell’imprenditoria. E nei prossimi giorni saranno coinvolte direttamente anche le organizzazioni sindacali. Nutrita la partecipazione di rappresentanti del territorio ravennate, quello con i disagi più diffusi, ma all’incontro di ieri, convocato dal presidente della Provincia bizantina Michele De Pascale, c’erano anche esponenti della politica bolognese e del Forlivese, a cominciare da Jader Dardi, sindaco di Modigliana, dove si contano oltre cento frane, e il primo cittadino di Predappio, Roberto Canali. Insomma, un raggruppamento ampio e trasversale rispetto alla militanza partitica, con l’obiettivo comune di accelerare al massimo i tempi per dare risposte alla Romagna ferita.
«C’è stato un clima di grande coesione fra tutte le forze politiche, che lanciano un messaggio di unità nell’affrontare la situazione – afferma De Pascale -. Per l’alluvione nelle Marche si arrivò a una serie di stanziamenti dal valore complessivo di 400 milioni di euro. Si potrebbe seguire una strada del genere man mano che prosegue la rendicontazione dei danni: l’importante è dotarsi dello strumento legislativo adeguato».
Ma di quale strumento si parla precisamente? Le opzioni al vaglio sono sostanzialmente due, una delle quali prevede che i parlamentari presentino e approvino emendamenti relativi a decreti già esistenti. L’altra opzione è quella di un decreto legge specifico del Governo: «In casi come il nostro – commenta De Pascale – questa potrebbe essere la via maestra», anche perché i tempi si accorcerebbero non poco. Quanto al valore economico degli aiuti da stanziare a favore di cittadini e imprese, si è già detto in più occasioni che la cifra prevista dovrebbe toccare il miliardo di euro.

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