Da 3 anni combatto con un problema di salute. È iniziato tutto con una frattura alla caviglia, poi una flebite, poi una complicazione dietro l’altra e ora mi ritrovo con una gamba enorme dal ginocchio in giù, ma soprattutto con dolori che non mi danno pace. Faccio terapia, prendo antidolorifici, cerco di andare avanti, ho anche un lavoro impegnativo. Da qualche mese sto frequentando un tipo interessante, ma mi sono accorta che io proprio in questo momento non ce la faccio. È tutto complicato, arrivo a sera esausta, con dolori tremendi alla gamba, preoccupata per il virus (ho i genitori anziani), non vedo l’ora di mettermi a letto e anche solo il pensiero di dover fare una videochiamata o intrattenere una conversazione mi mette ansia, non parliamo poi di preparare una cena. Le mie amiche dicono che devo darmi una mossa, che mi sto fissando con la questione della salute, che uno così quando mi ricapita, che ho già 35 anni e finirò da sola. Mi sembrano discorsi sensati, ma resta il fatto che io non credo di farcela.
Miranda

In questa posta abbiamo dei punti fermi, a quanto pare, il che nel marasma dei sentimenti non sarebbe nemmeno -in astratto- una cosa malvagia. Uno è che in giro è pieno di UCB, gli Uomini Che Boh, quelli che non capisci cosa vogliono, se ti vogliono, se vanno “aiutati” con dosi massicce di intraprendenza unilateral-femminile, se i 100 messaggi che ti mandano significano qualcosa oltre al fatto che sono alla fermata del 91barrato che non arriva mai e quindi devono passare il tempo. Abbiamo riscontrato che molti di loro dopo aver tirato scema la simil-fidanzata traccheggiando e sostenendo che in quel periodo della vita non vogliono legami, poco dopo la fine della frequentazione mettono su fb foto pucciosissime con la nuova compagna corredate da scritte come “6 mesi di noi” e primi piani del brillocco che le hanno regalato. Un’altra costante è il “quando mi ricapita”. Non si sa bene perché, ma se ci capita qualcosa di decente la vocina ce lo ripete ossessivamente (invece magari ricapita). Se dalla sua mail, cara amica, togliamo quello che le dicono gli altri o la sua vocina, resta il fatto che Lei in questo periodo deve concentrarsi su se stessa. Avere un problema di salute che comporta dolori quotidiani è una situazione invalidante che non si può capire facilmente. Non è che Lei si stia fissando, Lei sta male e stop. Perché dovrebbe ficcarsi in una situazione che le causa ulteriore ansia? Perché le amiche le vaticinano che finirà sola? Se al momento non ce la fa, lasci stare. Si impegni a curare i problemi alla gamba, a traghettarsi oltre la contingenza del virus, ad arrivare in fondo alle giornate. Magari l’uomo interessante sarà ancora lì quando lei starà meglio, oppure ne incontrerà un altro. E comunque, la vita è la sua, faccia quello che si sente di fare, non quello che gli altri si aspettano da Lei.