Ho avuto due fidanzamenti seri, ora a 35 anni mi ritrovo single. Io vorrei solo trovare una ragazza dolce, con i piedi per terra, che sia felice di stare con me e di cucinare per me e stare dietro alla casa. Sono dell’idea che l’uomo deve fare l’uomo e la donna deve fare la donna. Invece dopo un po’ di anni le donne mi lasciano con le scuse più assurde, e finisce che si vanno a mettere con il tipico ragazzo senz’arte né parte, di cui fino al giorno prima dicevano peste e corna. Forse sarò all’antica, ma mi piacerebbe trovare una donna che non abbia avuto mille fidanzati, che sia ancora capace di stupirsi e che voglia costruire qualcosa insieme. Ho il diritto di dire la mia e di preferire un certo tipo di donna, e il tipo che voglio io ha qualità che ormai sembrano rare. Come è possibile che non la trovi?
Michele

Guardi, credo che l’unica sia costruirsi una macchina del tempo in giardino o in garage e fare un salto negli anni Quaranta.
Lei vuole una donna dolce, che cucini e pulisca, che sia felice di stare con Lei e non abbia avuto mille fidanzati. Secondo me potrebbe ottenere i risultati che cerca con una combo di due fattori: un animale domestico (preferibilmente un cane, quasi tutti sono felici di stare col padrone) e una colf efficiente.
A parte le battute, certo che Lei ha il diritto di dire la sua, così come le sue ex avevano il diritto di darsela a gambe quando hanno capito che tipo di aspettative Lei avesse nei confronti di una relazione. È sicuro che le scuse con cui l’hanno lasciata fossero “assurde”, come le definisce? Le ha ascoltate davvero? Cosa le avranno detto di così assurdo? Magari che non volevano passare il loro tempo a cucinare ed aspettare con trepidazione che Lei tornasse a casa? Frasi come “l’uomo deve fare l’uomo e la donna deve fare la donna”, mi perdoni, mi provocano uno scoramento esiziale. Siamo persone, chi se ne frega chi fa cosa, siamo tutti nella stessa barca e l’unica cosa che conta, in una relazione di qualsiasi tipo, è remare nella stessa direzione. E siamo nel 2020, che le piaccia o no. Nella sua mail, che ho dovuto tagliare per motivi di spazio, Lei indulge anche in nostalgiche rievocazioni dei rapporti antichi, quando i nostri nonni stavano insieme tutta la vita e bla bla bla. Sono contenta per Lei se ha avuto esempi in famiglia di grandi amori durati una vita, ma si ricordi che prima del 1970 in Italia non si poteva divorziare e che le nostre nonne dopo i 40 anni diventavano invisibili e ormai prossime al fine-vita come soggetti sociali. Comunque vorrei concludere con un po’ di ottimismo: siamo miliardi, e “per ognuno c’è qualcuno”. Alla fine troverà pure Lei una persona con cui condividere la vita, una che si stupisce (di cosa non si sa) e che voglia costruire qualcosa, ma magari la ascolti, ogni tanto.