A Meldola la prima farmacia oncologica della Romagna

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Prende forma la farmacia oncologica della Romagna, i cui lavori termineranno nel dicembre 2022. A luglio si concluderà il primo stralcio che porterà alla nascita, a Meldola, di un centro per la produzione e l’allestimento di farmaci radio e chemioterapici per tutte le strutture dell’Irst “Dino Amadori” Irccs e dell'Ausl Romagna. Un’officina altamente tecnologica, innovativa ed automatizzata che, una volta giunta a pieno regime, sarà in grado di produrre ben 100 mila allestimenti all’anno a favore di tutti gli ospedali della “Rete oncologica romagnola”. Terminata la costruzione del polo tecnologico (la struttura dove sono installati gli impianti tecnologici per la cogenerazione, elettrici e meccanici a supporto della farmacia) saranno avviati quelli per il corpo principale: una palazzina di 3 piani (900 metri quadri) progettata secondo i più elevati standard riconosciuti dall’Agenzia italiana del farmaco, Aifa, le più recenti linee guida per il risparmio energetico, la sicurezza di operatori e utenti, il rispetto dell’ambiente. I nuovi spazi ospiteranno l’area per gli allestimenti degli antiblastici, una zona per radiofarmaci ed una per le funzioni di logistica, oltre a spazi comuni e studi. L’opera prevede un investimento complessivo di circa 12 milioni di euro, di cui 5,8 milioni per il building della farmacia, 2,5 milioni per il polo tecnologico, 1,5 milioni per sistemi manipolazione radiofarmaci, 1,4 milioni per apparati tecnici e altre tecnologie, 800mila euro per viabilità interna e altri costi. Risorse messe in campo dall'Irst, dal Ministero dello Sviluppo economico, dalla Regione, dall’Associazione volontari e Amici dell’Istituto oncologico romagnolo, da Cia Conad e dallo Ior.

La nuova farmacia oncologica della Romagna rappresenta il primo importante progetto strutturale ed organizzativo Irst Irccs -Ausl Romagna fortemente voluto dal professor Dino Amadori. «La centralizzazione della produzione dei farmaci oncoematologici e l’utilizzo di tecnologia robotica assicureranno la più alta qualità delle cure, sicurezza e tracciabilità nella fase di allestimento degli stessi oltre alla riduzione del rischio professionale - afferma Giorgio Martelli, direttore generale dell'Irst-. La produzione secondo criteri di efficienza e linee condivise, inoltre, consentirà economie di scala, abbattimento degli scarti con considerevoli risparmi a tutto beneficio di un miglior impiego delle risorse economiche. La revisione da parte di oncologi, ematologi e farmacisti della rete oncologica della Romagna porterà ad una omogeneizzazione di tutti gli schemi terapeutici per garantire a tutti le migliori e più appropriate cure. La nuova piattaforma non sarà solo un sito produttivo centralizzato per l’allestimento di farmaci oncologici, terapie radiometaboliche e traccianti diagnostici ma rappresenterà un centro per l’innovazione e lo studio di nuove soluzioni tecnologiche, la messa a punto di sofisticate applicazioni robotizzate e l’ingegneria logistica. E sarà una delle prime realizzazione per lo sviluppo di radiofarmaci per attività di sperimentazione clinica indipendente a servizio di tutto il servizio sanitario regionale e nazionale».

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