Conto alla rovescia per la Notte Rosa: sulla costa una pista da ballo di 110 chilometri

Rimini
  • 29 aprile 2024

Dalla dance al liscio, dall’hip hop al country, la Notte Rosa 2024, sarà tutta dedicata al ballo, trasformando 110 km di costa in un enorme dance floor all’insegna della parola d’ordine di quest’anno: “libertà”. E’ partito dunque il conto alla rovescia per l’ormai celeberrimo ‘Capodanno dell’estate” che dal 5 al 7 luglio farà ballare fino all’alba le province di Rimini, Forlì-Cesena, Ravenna e Ferrara, piccolo borghi compresi. In calendario anche un flash mob, un rito collettivo, amplificato dai social network, che coinvolgerà tutto il territorio, il mare e la collina, i turisti e i residenti, spiega Visit Romagna. Il perché del claim del 2024 è presto detto: il ballo è inteso “come strumento di relazione tra le persone, comune denominatore di una terra che si presta ad incarnare l’inclinazione all’ospitalità e all’accoglienza che da sempre è insita nel suo Dna”. La festa avrà come sua fonte di ispirazione la tradizione del liscio, candidato a diventare patrimonio immateriale dell’umanità Unesco. Senza dimenticare che quest’anno ricorre il 70esimo anniversario di Romagna Mia. “Il liscio è molto più di un semplice passo a due o una serie di movimenti coreografici- spiega il direttore di Visit Romagna, Chiara Astolfi-. È un’espressione culturale profondamente radicata nell’identità del nostro territorio, che ne riflette il carattere vivace e allegro”. Claudio Cecchetto, ambassador di Visit Romagna per gli eventi di sistema, dal canto suo insiste sul tema ballo: “Con Weekend Dance la Romagna si trasforma nel più grande dancefloor a cielo aperto d’Italia. Il ballo è un elemento di relazione tra le persone per eccellenza ed è quindi un simbolo perfetto e internazionale della nostra Romagna”. E infatti nella Notte rosa saranno coinvolti dj, scuole di ballo e operatori privati: commercianti, bagnini, ristoratori albergatori e il mondo della notte, nelle discoteche. “Questa edizione vuole fare propria questa vocazione alla danza insita da sempre nel dna dei romagnoli, in un equilibrio perfetto tra tradizione e innovazione”, dice ancora Cecchetto.

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