Spari in strada nella notte a Forlì. La bravata di due 60enni vestiti da cowboy al rientro da una festa finisce in denuncia

Forlì
  • 29 aprile 2024

Spari ad altezza d’uomo esplosi da un’auto a Forlì. Scatta l’allarme, ma i carabinieri scoprono che era solo una bravata di due uomini di 56 e 67 anni vestiti da cowboy al rientro da una festa. Lo scherzo però è costato loro una denuncia per esplosioni pericolose, procurato allarme e disturbo al riposo delle persone.

Tutto è scattato nella notte tra domenica 28 aprile e lunedì 29 aprile 2024 quando al 112 è giunta una chiamata da parte di un carabiniere libero dal servizio che aveva notato un’autovettura procedere a velocità ridotta innanzi a sé ed a un certo punto un braccio distendersi fuori dal finestrino lato passeggero impugnando una pistola e puntare ad altezza uomo in direzione di case e negozi. Incredulo di ciò che stesse vedendo, il militare ha udito chiaramente esplodere diversi colpi di pistola. A questo punto, la centrale operativa, raccolta la segnalazione, ha dirottato sul posto ben tre pattuglie dei carabinieri che con sirene spiegate e lampeggianti in funzione, grazie alle indicazioni del collega che seguiva l’auto sospetta, sono riuscite a bloccare rapidamente la vettura in viale dell’Appennino. Ovviamente il fragore delle sirene ha attirato l’attenzione dei residenti che si sono trovati ad assistere ad una vera e propria scena da film poliziesco, uomini in divisa per strada con giubbotti antiproiettili indossati e mitra spianati.

Gli occupanti della macchina, non hanno avuto nemmeno il tempo di scendere dal mezzo, sono rimasti letteralmente bloccati dalla prontezza e fermezza dell’intervento. Una volta messa in sicurezza tutta l’area ed invitati gli occupanti a scendere dall’auto con le mani alzate, i carabinieri si sono trovati davanti due uomini di 67 e 56 anni, entrambi originari del posto che vestiti da cowboy, mentre stavano rientrando da una festa a tema che si era svolta in zona, hanno esploso dei colpi a salve verso le abitazioni. Sottoposti a perquisizione personale e veicolare, sono state rinvenute e sequestrate 2 pistole a tamburo in metallo marca “Me Ranger”, dotate di tappo rosso sulla parte terminale della canna, oltre a 47 colpi ancora inesplosi. Fortunatamente, una volta accertato dai militari che la bravata era stata compiuta mediante l’utilizzo di una scacciacani e non con una vera arma da fuoco, i due sono stati condotti negli uffici del Comando provinciale di Corso Mazzini e denunciati.

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