Turismo, Bologna corre più della Romagna grazie all’aeroporto. Ecco i numeri

RIMINI. Turismo dopo la pandemia: c’è chi risponde meglio e chi peggio. In base ai dati Istat elaborati dalla Regione, Destinazione Romagna (province di Rimini-Ravenna, Forlì-Cesena e Ferrara) segna un calo dello 0,5% rispetto al 2022 (sui comuni costieri -0,9%) e del 6,4% sul 2019, ultimo anno prima dell’emergenza Covid. Va molto meglio per l’area della “Città metropolitana di Bologna con Modena” che registra un +12,8% sul 2022 e un +6,8% sul 2019. Ma è in ritardo anche Destinazione Emilia (il resto delle province a nord) con un +5,7% sull’anno scorso e ancora un 5,4% da recuperare rispetto all’anno pre pandemia.

Le singole realtà

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Per quanto riguarda le destinazioni comunali, Rimini resta ampiamente la prima in regione per pernottamenti davanti, nell’ordine, a Cesenatico, Cervia e Riccione ma sale molto Bologna che negli ultimi tre mesi dell’anno potrebbe raggiungere le tre cittadine costiere. Fra le destinazioni più ricercate dai turisti crescono rispetto al 2019 solo Bologna (+10,8%), Comacchio Lidi (+3,5%), Gatteo (+1,0%), Parma (+6,8%) e Modena (+7,4%). Le città che hanno recuperato meno sono Rimini (-11,9%), Riccione (-8,7%), Cattolica (-16,2%) e Misano (-11,2%). Rispetto al 2022 crescono Rimini (+2,2%) Bologna (+14%), Ravenna (+3,4%), Misano (+1,6%), Parma (+10,8%), Modena (+8,2%) e Ferrara (+10,3%).

Gli stranieri

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Si è già detto che gli stranieri sono la nota positiva di una stagione che è stata condizionata in negativo dall’alluvione di maggio. La Romagna segna sul 2022 una crescita dell’8,6% e almeno in questo ambito si è recuperato quanto perso per la pandemia (+0,2% sul 2019). I mercati vicini europei possono diventare (anche alla luce delle tensioni internazionali crescenti) un bacino importante per il turismo romagnolo. Eventi come il Tour de France (due tappe romagnole nel 2024) fanno tanta promozione. Ma se si vuole sfruttare appieno questa risorsa quel che è stato fatto finora potrebbe non bastare. L’esempio arriva dal capoluogo di regione. A Bologna le presenze straniere superano quelle italiane (57,3%) e forse non a caso è la realtà fra quelle più grosse che segna la maggiore crescita. La destinazione “Città metropolitana di Bologna con Modena” registra una crescita di stranieri del 23,5% sul 2022, del 9,8% rispetto al pre-Covid. Come mai? Per molti addetti ai lavori la risposta sta nella parola “aeroporto”. In un contesto fatto di vacanze sempre più brevi (in Romagna la durata media di permanenza degli stranieri è di 5 giorni) la rapidità dei collegamenti è fondamentale. Quanti se la sentono di mettersi in viaggio in auto da Parigi o da Stoccarda, da Berlino o da Praga, per raggiungere la Riviera? Sempre meno.

Gli aeroporti

E allora ecco alcuni dati. L’aeroporto di Rimini nei primi dieci mesi dell’anno ha visto crescere il numero dei passeggeri e arrivare a 270mila (nel 1966 era il quarto d’Italia e nel 2011 viaggiava su oltre 900mila). L’altro scalo romagnolo, quello di Forlì a settembre ha superato i 100mila viaggiatori (nel 2008 sfiorava gli 800mila). A Bologna l’aeroporto Marconi nel periodo gennaio-ottobre 2023 ha contato oltre 8 milioni e 600mila passeggeri con un +18% sul 2022 (l’ottobre 2023 è stato il migliore di sempre).

Insomma, fra inflazione galoppante, salari bassi, incertezze di ogni tipo legate al futuro, in questo momento gli italiani non sembrano poter dare risposte forti al turismo romagnolo. Gli stranieri sì, ma bisogna fare in modo che possano arrivare. Scorrendo i dati sui principali clienti stranieri della Romagna si nota come dal 2019 solo Francia, Belgio e Russia siano al di sotto del periodo pre pandemia. Sale ancora la Germania, in testa con largo margine. Ma in questi primi nove mesi del 2023 crescono molto Polonia (+30,6%), Ungheria (+29,1%), Stati Uniti (+24,3%), Slovacchia (+36,7%), Svezia (+22%), Slovenia (+30,9%) e persino la Russia (+22,5%), nonostante le vicende belliche. La Repubblica Ceca segna addirittura un +54% grazie anche ad alcuni albergatori che hanno scommesso su questo Paese e organizzano persino i pullman. Come dire, basta farli arrivare. Loro (gli stranieri) ci sarebbero.

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