Andrea Costa, niente da perdere e tanta voglia di stupire ancora

«Non abbiamo nulla da perdere e potremo giocare ancora con la stessa leggerezza che ci ha accompagnato per tutta la stagione». La serenità dei forti e sottovalutati. Ecco il segreto dell’Andrea Costa dei miracoli e coach Emanuele Di Paolantonio sottolinea bene come nulla cambierà pure ai play-off: «Benzina? Certo che ne abbiamo, altrimenti ci saremmo “fermati” una volta raggiunta la salvezza matematica e invece nel finale di stagione regolare abbiamo continuato a spingere. Le motivazioni del gruppo sono intatte, poi chiaramente bisogna tenere conto degli avversari e questa volta l’asticella si alza a dismisura».

Capolista vera

La Pielle Livorno ha dominato il girone A con un ritorno incredibile da 16 vittorie su 17 partite, annoverando fra gli altri (rotazione a nove per coach Cardani) l’ex Faenza Rubbini, quel Pagani inseguito l’anno scorso dalla stessa Andrea Costa, un Loschi sempre letale contro i biancorossi e l’esterno argentino Mateo Chiarini: «Loro sono primi per percentuale da due e da tre e terzi negli assist – riprende Di Paolantonio – e questo dimostra la forza di un attacco che gira come pochi in B. Quindi a livello tattico sarà decisiva la qualità della nostra prova difensiva perché, senza snaturarci, dovremo cercare di limitare le individualità della Pielle: dall’altra parte, come sempre, correre e limitare le palle perse restano le priorità. A livello fisico stiamo bene, veniamo da una settimana di allenamenti al completo, mentre in quella precedente avevamo gestito un po’ gli acciacchi».

Insomma, l’Andrea Costa troverà la testa di serie numero uno del proprio tabellone e un ambiente particolarmente caldo come quello del Pala Macchia. Tutta roba complicata da digerire, ma anche terribilmente stimolante: «Sin dall’estate l’obiettivo della Pielle è stato quello di salire in A2 e hanno tutto le caratteristiche per riuscirci, a partire da una società molto solida e strutturata alle spalle, senza dimenticare un pubblico assolutamente da categoria superiore. Noi cercheremo in ogni modo di rendere loro la vita complicata e, ripeto, abbiamo il vantaggio di non avere nulla da perdere, poi i play-off a maggior ragione in un contesto come quello di Livorno sanno regolare motivazioni fortissime».

Confronto fra gironi

Interessante capire se, al netto di certi risultati (Supercoppa alla Pielle, Coppa Italia alla Herons Montecatini), il girone A sia davvero superiore al B: «Come sempre il campo darà il proprio verdetto. Al momento i fatti, ovvero quanto successo in Supercoppa e Coppa Italia, dicono questo, ma credo che il test vero lo avremo con questi quarti play-off. Saremo tutti in campo, 8 da una parte e 8 dall’altra e i valori verranno fuori per forza».

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