Cesena, banchi a rotelle anti-Covid dal liceo “Alpi” alle scuole africane

I tanto criticati banchi a rotelle che furono forniti alle scuole durante la pandemia da Covid potrebbero diventare preziosi per l’istruzione di ragazzi e ragazze in Benin, dove c’è bisogno di aiuto in questo come in altri ambiti. Al liceo linguistico “Ilaria Alpi”, 54 di queste attrezzature inutilizzate, con tanto di sedie, sono state caricate su camion per essere trasportate verso la chiesa di San Domenico, retta da don Firmin Adamon. Il parroco originario di quel Paese africano spiega che si è deciso e mettere questo materiale «a disposizione di un gruppo di volontari che porta avanti azioni solidali là, nel nome di Madre Teresa di Calcutta». Aggiunge poi che ci sono altri 80 banchi pronti a essere donati da quella stessa scuola, ma prima bisognerà capire come trasportarli a circa 4mila km di distanza. Sembra infatti che non sia semplice smontarli, ma caricarli su un container senza ridurne l’ingombro è problematico. In attesa di organizzare il tutto, merita un plauso il bel gesto del liceo “Alpi”, segno che il diritto all’istruzione non ha confini. In Benin quei banchi attorno a cui in Italia sono state fatte tante polemiche politiche potranno essere davvero utili. In quella terra vivono quasi 9 milioni di minori e la durata media della scolarizzazione è di appena 3 anni e mezzo. Un futuro meno difficile per uno dei 25 Paesi del mondo con l’indice di sviluppo più basso passa anche dalla disponibilità di spazi attrezzati dove potere ricevere una buona educazione e formazione. I banchi accatastati al liceo linguistico vogliono essere un piccolo contributo per vincere questa sfida.

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